I panettoni artigianali più buoni di questo Natale

Panettone artigianale natela 2023 DESKPanettoni artigianali natale 2023
Lunga, golosa, ad alto indice glicemico: ecco la nostra lista di panettoni artigianali più buoni d’Italia e dove trovarli

Immancabile, proprio come il panettone sulla tavola delle feste, arriva anche quest’anno la nostra classifica dei panettoni artigianali più buoni d’Italia

Li abbiamo selezionati tenendo conto della qualità degli ingredienti: burro di prima scelta, uova fresche, uvette e canditi morbidi e succosi, mai gommosi, l’uso di lievito madre rinfrescato e nessun conservante. Della lunga lavorazione (dalle 48 alle 72 ore) totalmente artigianale.

E naturalmente del gusto. All’assaggio i panettoni selezionati sono risultati tutti soffici e digeribili, perché perfettamente lievitati, con la mollica filante che si scioglie in bocca e non si attacca al palato.

L’occhio, infine, è caduto sulla confezione: di cartone o di latta, allegra e colorata o elegante e raffinata, portavoce a volte di un messaggio sociale, anche quella ormai è diventata un elemento caratterizzante.

Non vi resta che scorrere la nostra lista. Dal panettone classico alle varianti creative, ce n’è anche per chi cerca un dolce vegano o a basso contenuto di zuccheri e grassi. E se al panettone preferite il suo grande rivale, non perdete la nostra selezione dei migliori pandori artigianali.

** I pandori artigianali più buoni del Natale 2023 **

I panettoni artigianali più buoni del Natale 2023

(Continua sotto la foto)

Grazia 1000×749 – Panettone artigianale al sesamo di Ispica del Panificio ASTA

Panettone al sesamo di Ispica del Panificio Asta

Nel forno siciliano aperto nel 1967 dal nonno, detto Don Vicinzinu, Vincenzo porta avanti l’attività di famiglia. Una vera sfida.

Dopo una laurea in Scienze Politiche e oltre dieci anni di vita a Milano lascia un lavoro di successo per tornare nella sua Ispica, in provincia di Ragusa, nel 2017. E affiancato dal papà Salvatore oggi gestisce il Panificio Asta, muovendosi tra ricette della tradizione, in particolare i biscotti siculi delle festività, e il desiderio costante di innovare e inventare nuove combinazioni di ingredienti e di gusto.

Per il Natale propone diversi lievitati, ma il suo è preferito è il Panettone al sesamo: «un dolce pensato per abbattere le barriere geografiche», spiega Vincenzo «in cui avviene l’incontro tra il dolce meneghino per eccellenza e il sesamo di Ispica, un presidio Slow Food coltivato nel sud più profondo del Paese, retaggio di una dominazione araba che ha lasciato segni tangibili nella preparazione di tanti piatti siciliani».

A connotare l’impasto è la tahini, ovvero la crema fatta con il sesamo di Ispica che unita al burro di latteria dà sofficità e un aroma di mandorla tostata al lievitato. Mentre ad arricchirlo sono i canditi di arancia al naturale, tagliati al coltello, e la glassa a base di mandorle siciliane e granelli di sesamo al naturale. Info e ordini sul sito

Panettone artigianale cioccolateria Vetusta Nursia

Il panettone al cioccolato de Cioccolateria Vetusta Nursia

Nel suo laboratorio di produzione e vendita nel cuore di Norcia, Arianna Verucci lavora senza sosta tutto l’anno. Ancora di più sotto Natale. 

«Dietro ai nostri panettoni è racchiuso un decennio di esperienza, errori, esperimenti e tanti sacrifici», spiega la pastry chef «quando mi sento esausta penso alla soddisfazione che provano i nostri clienti al momento dell’assaggio e ritrovo l’energia». 

Oltre al panettone tradizionale, premiato come Miglior panettone dell’Umbria alla manifestazione nazionale Panettone Day 2023, e alle varianti al cioccolato e frutti di bosco, pistacchio, caramello e caffè, c’è il cavallo di battaglia di Arianna: il panettone al cioccolato, un lievitato frutto di 48 ore di lievitazione, in cui il sapore deciso del cioccolato fondente abbraccia un’emulsione di agrumi. 

L’ingrediente in più? «L’amore per la pasticceria e per il cioccolato che ho ereditato da mio padre, Gabriele Verucci, fondatore de Vetusta Nursia», spiega ancora Arianna. Info e ordini sul sito.

Panettone Anima del Sud Excelsior Hotel Milano

Il Panettone Anima del Sud dell’Excelsior Hotel Gallia

La proposta di Natale, unica e originale, firmata dall’Executive Pastry Chef Stefano Trovisi è il Panettone Anima del Sud, con albicocche del Vesuvio e cioccolato, custodito in una latta cilindrica finemente decorata. Frutto di oltre 56 ore di amore e passione, l'impasto è a base di burro AOP (DOP) delle Ardenne, uova biologiche allevate a terra, un blend di vaniglia di Tahiti e Madagascar, albicocche Pellecchiella e Cioccolato Fondente 100% Criollo Chuao ( senza conservanti ne additivi).

Non manca, poi, il Panettone Tradizionale - fatto come vuole la ricetta classica meneghina con arance candite Navel provenienti dall'area tirrenica calabrese, uvetta australiana 6 Corone e un blend di vaniglia di Tahiti e Madagascar -, a cui fa eco un delizioso Albero di cioccolato Valrhona Komuntu 80% e frutta secca e candita.

Ogni giorno, poi, fino alla Befana, è un giorno di festa all’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Anche quest'anno va in scena presso il Gallia Bar & Lounge (ogni giorno, dalle ore 15.30 alle 18.30, fino al 6 gennaio) la Gran Merenda di Natale. Un appuntamento imperdibile e un invito a tutti gli ospiti dell’hotel e agli esterni a partire per un tour tra delizie natalizie: dal Sud Italia, passando per la Toscana e il Trentino-Alto Adige, fino alla tappa finale, la bella città di Milano, patria del panettone.

Per celebrare le diverse tradizioni regionali più autentiche in carta vengono proposte cartellate, struffoli, cassatine, panforte, ricciarelli, torrone, strudel, pandoro. E, naturalmente, il panettone (tradizionale o l’esclusivo Anima del Sud). Le golosità di Natale sono in vendita presso il pop up shop dell’hotel o sul sito

Panettone artigianale Slitti

Il Panettone Tradizionale Gran Ricetta di Slitti

Da Slitti, Fabbrica di Cioccolato di casa a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, dal 1969 il cioccolato artigianale è una cosa seria, tutto l’anno.

Solo a Natale, accanto a praline, tavolette e creme spalmabili preparate solo con una selezione di cacao accuratamente scelti, provenienti da Ecuador, Perù, Venezuela, Jamaica, Santo Domingo e Madagascar, si aggiunge un altro prodotto di punta: il Panettone.

Proposto nella versione classica, il Panettone Tradizionale Gran Ricetta Slitti è farcito con uva sultanina e arance candite artigianalmente, e arricchito dall’aroma della vaniglia bourbon, la variante di maggior qualità.

A renderlo più prezioso è l'elegante confezione di latta con un disegno del frutto del cacao in rilievo, sia lucido che opaco. L'azienda, fondata nel 1969 da Luciano Slitti e nata come torrefazione del caffè, è gestita oggi dai figli Andrea e Daniele. Info e ordini sul sito.

Panettone Pasticceria Martesana e Moschino

Il Panettone d’Oro di Martesana&Moschino

In una elegante maxi-cappelliera da collezione firmata dall’inconfondibile estro della maison Moschino - nera, con il logo Moschino in scintillante oro ripetuto sui lati e il logo Martesana sul coperchio - è conservato il panettone artigianale tradizionale realizzato dalle sapienti mani del Maestro Vincenzo Santoro, founder e titolare della Pasticceria Martesana.

Lo avvolge una veste luccicante, una glassa a base di cioccolato Gold e nocciole IGP Piemonte. L’impasto è quello del panettone classico meneghino, lavorato 48 ore e preparato con un lievito madre antico di tutta Milano, con arancia italiana candita in due varianti, uvetta golden e vaniglia Tahiti.

Il Panettone d’Oro celebra l’incontro tra due eccellenze milanesi depositarie di una creatività unica, oltre ai 40 anni di vita della casa di moda fondata a Milano nel 1983.

Il Natale della Pasticceria Martesana continua con altre proposte: il Panettone Bianco, senza uvetta e senza canditi; il PanettoneTre Cioccolati, realizzato con impasto scuro ricoperto da una glassa fondente con pepite ai tre cioccolati (in collaborazione con Barry Callebaut e Cocoa Horizons per la sostenibilità della filiera del cacao). E infine, il PanettonePistacchio e Cioccolato Bianco, un impasto tradizionale farcito con cioccolato al latte e ganache al pistacchio, avvolto da una glassa di cioccolato bianco e granella di pistacchi. Info e ordini sito.

Pasticceria Inclina Cnaicatti’

Il panettone ai frutti di bosco con cioccolato Ruby e cereali (più gli altri) della pasticceria Inglima

Prodotti genuini e di qualità dal 1964, l’anno in cui papà Angelo diede il via all’attività, oggi portata avanti nella stessa sede di Canicattì, con la stessa passione e dedizione, da Giovanni Inglima.

Che per questo Natale firma una collezione di lievitati preparati fatti solo con materie prime naturali e a filiera corta, secondo un processo di lavorazione interamente artigianale, dalla canditura alla tostatura del pistacchio, delle mandorle e del cioccolato, alla macerazione dell’uvetta fino alla preparazione delle confetture.

Tra le referenze proposte quest’anno non mancano i gusti cioccolato e arancia; albicocca; caffè; gianduia con nocciole dell’Etna; pistacchio e mandorle; frutti di bosco; pan dei re

Ma i fiori all’occhiello di Inglima sono il panettone tradizionale, che profuma di scorza d’arancia e arancia semicandita, con uvetta sultanina macerata nel vino malvasia e una glassa tradizionale ricca di mandorle siciliane. 

E poi, il panettone al pistacchio, con pasta di pistacchio che diventa parte integrante dell’impasto, sentori di vaniglia e una copertura di cioccolato. La chicca è il vasetto di crema spalmabile con il 35% di pistacchio.

E infine, il panettone al cioccolato di Modica, un trionfo di cioccolato sia nell’impasto sia nella copertura.

Vera novità del Natale 2023 è però il panettone con gelatine ai frutti di bosco, ricoperto di cioccolato ruby e cereali. La confezione è tenera e giocosa, con un’illustrazione un po’ retro. Info e ordini sul sito

Panettone Plant Based Julietta Pastry and Lab

Il Panettone Plant Based di Julietta Pastry and Lab

Quello di Julietta Pastry and Lab, la prima nuovissima pasticceria gourmet interamente vegetale a Roma (un progetto nato sulle orme di Romeow Cat Bistrot, il primo ristorante della capitale a proporre una cucina vegetale ricercata) è un panettone rigorosamente plant based. 

Un prodotto artigianale, realizzato solo con ingredienti naturali, senza additivi e miglioratori. Solo lievito madre, farina di alta qualità, latte di soia, vaniglia Bourbon da bacca, margarina vegetale biologica (non idrogenata e senza olio di palma) che conferisce all’impasto morbidezza e fragranza. 

Il profumo è dato da una miscela di spezie studiata nel dettaglio: bacche, semi profumati, agrumi. 

Il primo panettone di Julietta Pastry & Lab è in edizione limitata, disponibile nella versione classica con canditi o al cioccolato. Info sul sito, ordini e ritiro in negozio (Via Francesco Negri, Roma).

Grazia 1000×749 – panettoni artigianali Non Costringermi! di Pandefra

I panettoni “Non Costringermi!” di Pandefrà

Due panettoni artigianali - uno tradizionale con glassa alle mandorle e l’altro ai tre cioccolati - e un solo messaggio: “NO!” alla violenza e alle costrizioni di qualsiasi tipo, fisiche, psicologiche, sociali. 

Per sostenere la causa il gruppo di giovani panificatori di Pandefrà devolverà parte del ricavato della vendita dei suoi panettoni “Non Costringermi!” all’Associazione "Dalla Parte delle Donne" di Senigallia.

«La libertà per noi è un tema caro e speriamo che i nostri panettoni siano d’ispirazione anche per i nostri clienti. Regalarlo significa regalare il gusto libero di dire NO!», spiega Francesca Casci Ceccacci, founder del forno marchigiano. Info e ordini sul sito.

Grazia 1000×749 – Panettoni artigianali inclusivi Fono Mamm

I panettoni inclusivi di Mamm

Il motto di Mamm per questo Natale è: “Tutti hanno il diritto di avere il proprio panettone”.

Ecco perché oltre al panettone classico e alla versione ai quattro cioccolati (gianduia, cioccolato bianco, fondente, al latte e crema di nocciola incorporata nell'impasto), il forno di Udine propone due novità: un panettone all’olio Extravergine di Oliva, privo di burro, per chi è intollerante al lattosio, arricchito con gianduia e albicocche; e il panettone senza uvetta e canditi per chi non li ama. 

La scelta di accontentare tutti passa anche dalla grafica delle confezioni: scatole arcobaleno ispirate al tema dell'inclusione e della parità di genere.

La collezione di lievitati delle feste firmate Mamm rientra è una delle tante attività promosse dal forno a sostegno di associazioni ed enti che si battono per la difesa della libertà di tutti, la piena uguaglianza dei diritti e contro le discriminazioni. In particolare, quest’anno parte del ricavato ottenuto dalla vendita dei panettoni “inclusivi” sarà donato all’Associazione Arcigay di Udine. Info e ordini sul sito.

Panettone artigianale Vegano con albicocche Forno Brisa

Il Veganone firmato dal Forno Brisa

È una rivisitazione del panettone, un lievitato goloso ma più leggero e privo totalmente di ingredienti di origine animale. Fatto solo con materie prime naturali, autoprodotte e/o provenienti da filiere sostenibili, è proposto in due varianti di gusto: panettone vegano classico, con canditi; e panettone vegano con albicocche di filiera e cioccolato home made.

Il panettone vegano si inserisce nel più ampio progetto benessere portato avanti dal fono bolognese insieme con il nutrizionista Ferdinando Giannone. Forno Brisa, infatti, sta mettendo a punto il bilanciamento nutrizionale di tutti i suoi dolci: l’idea è di proporre una pasticceria che si può gustare tutti i giorni, non solo quando "ci si concede uno strappo alla regola".

​Oltre al Veganone, la scelta è tra panettone classico, al gianduia e al gusto strudel (il più votato dall’allegra community del forno). E anche quest'anno saranno in vendita in-store i panettoni “Brutti ma Buoni”, imperfetti solo nella forma. Info e ordini sul sito.

panettone artigianale mela rum cannella pasticceria Giotto

I panettoni sfornati nel carcere Due Palazzi di Padova per Pasticceria Giotto

Nata come una scommessa oltre quindici anni fa, l’idea della Pasticceria Giotto è oggi una realtà consolidata e di successo.

Un laboratorio di pasticceria professionale che lavora a pieno ritmo all’interno del carcere Due Palazzi di Padova. Qui tutto l’anno un gruppo di detenuti guidati da un team di maestri pasticceri sforna dolci artigianali con il rigore che l’alta pasticceria impone.

Per questo Natale, accanto al panettone tradizionale il laboratorio ripropone due grandi successi e una novità: il panettone alla birra (Magma Bianco 2018 del birrificio indipendente Crak); e il panettone con pesche e albicocche semi-candite, bagnato con un infuso ai fiori di lavanda.

La new entry è il panettone mela, rum e spezie, con semi canditi di mela Annurca e tante uvette ammostate nel rum uniformemente distribuite nell’impasto. Un dolce dai toni speziati alla cannella, cardamomo e anice stellato, in piena atmosfera natalizia. Info e ordini sul sito.

Grazia 1000×749 – Panettone artigianale limoncello pasticceria Olivieri

Il panettone al limoncello di Olivieri 1882

La storica azienda di Arzignano, in provincia di Vicenza, oggi alla sua quinta generazione, pur mantenendosi nel solco della tradizione quest’anno dà alla sua linea di lievitati un twist innovativo.

Ad arricchire la linea liquori, già composta dagli amatissimi Panettone alla Grappa Nardini e Panettone Rhum e Cioccolato Fondente, arriva il nuovo Panettone al Limoncello

Un lievitato soffice e dal gusto rinfrescante, dato dall’aggiunta nell’impasto di un’infusione di limoncello ottenuto dai Limoni di Sorrento IGP e di canditi, sempre al limone, al posto delle uvette. 

Nella sweet family arriva quest’anno anche un’altra novità, frutto di una collab tra l’Head Baker Nicola Olivieri con lo Chef Lorenzo Cogo. Si tratta di un panettone farcito con olive candite, cioccolato bianco e rosmarino, che da ottobre '23 a maggio '24 potrà essere gustato nei cieli tra Milano e New York dai passeggeri che viaggeranno a bordo degli aeromobili de La Compagnie. Info e ordini sul sito

panettone artigianale cioccolato Guido Gobino pasticceria AtelieReale

I panettoni (stellati) di AtelieReale per Guido Gobino

Un lievitato soffice e fragrante impastato dalle mani esperte di Gian Piero Vivalda, chef due stelle Michelin del ristorante Antica Corona Reale di Cervere. Reso ancora più goloso grazie all’aggiunta del cioccolato Guido Gobino.

Tre le ricette proposte: il nuovo panettone con farcitura ai Tre Cioccolati (Bianco, Gianduja Maximo e Fondente 55%); quello con Giandujotto e Albicocca, farcito con il Tourinot Maximo e l’albicocca candita e ricoperto con glassa alla nocciola con mandorle intere; e infine, il Ricoperto al cioccolato, dove la classica ricetta del panettone, con uvetta e canditi, viene rivestita da un fine strato di cioccolato Extra Bitter Blend 63% e decorata con un goloso disco di cioccolato. 

Custoditi in una raffinata cappelliera di latta, ai lievitati acquistati online è possibile aggiungere un messaggio di auguri personalizzato che sarà riportato su una card a tema natalizio. Info e ordini nelle botteghe Guido Gobino e sul sito

Grazia 1000×749 – panettone artigianale Bonollo

Panettone artigianale Cioccolato Anniversary 1908 di Bonollo OF

Dall’incontro tra l’arte pasticcera italiana e la Grappa delle Distillerie Bonollo Umberto di Padova nascono due panettoni.

Il primo con gocce di cioccolato svizzero (nella foto sopra) che si fondono ai toni intensi della Grappa OF Centennial Reserve, al profumo della Vaniglia Bourboun Madagascar 100% naturale e alle delicatezza della glassa al cioccolato che lo ricopre. La ricetta, creata in occasione dell’Anniversario dei 110 anni dalla fondazione di Casa Bonollo, è un omaggio a nonna Neni e alla sua passione proprio per il cioccolato. 

L’altro, battezzato Anima e Cuore, ha l’impasto soffice, fragrante e gustoso del panettone classico, impreziosito dalla Grappa Bonollo OF Amarone Barrique, la prima invecchiata in barrique: nasce dalla distillazione delle vinacce provenienti dalla pigiatura delle uve passite da cui si ottiene il pregiato vino Amarone della Valpolicella. Info e ordini sul sito.

panettone artigianale albicocche arroste Daniel Canzian

Il panettone MassaBon (alle albicocche arrosto) di Daniel Canzian

Il nuovo panettone firmato dallo chef Daniel Canzian (titolare dell’omonimo ristorante milanese) si distingue in fragranza e morbidezza, per il gusto delicato e l’aroma fruttato. 

Merito della lavorazione lenta e artigianale e dei cubetti di albicocche arrosto racchiusi nell’alveolatura del panettone.

Ma perché si chiama MassaBon? Il nome viene dal dialetto veneto e significa “troppo buono”. 

Info e ordini c/o il ristorante di Via Castelfidardo angolo San Marco (Milano) o sul sito.

Panettone artigianale chef Cannavacciuolo

I panettoni limited edition (e gli altri) dello Chef Cannavacciuolo

Nel Laboratorio di Alta Pasticceria Artigianale dello Chef Antonino Cannavacciuolo c’è profumo di panettone, dal classico milanese alle varianti evergreen al Limoncello (da 500gr), al Gianduia, alla Melannurca e alle Pere e Cioccolato.

A cui si aggiungono quest’anno due nuove, golosissime limited edition: il Panettone Nocciola e Limone, che omaggia Campania e Piemonte, rispettivamente terra di nascita e di adozione dello Chef Cannavacciuolo. Un soffice impasto, ricoperto da una croccante glassa di mandorle e nocciole tritate, che sprigiona i sapori agrumati del limone e l’intensità dei cremini alla nocciola. Per i più golosi c’è anche la versione con la sac-à-poche ripiena di crema alle nocciole e cacao.

L’altra novità in edizione limitata è il Panettone Marron Glacès, con limoni, arance e mandarini canditi, oltre ai preziosi cubetti di marron glacès e alla glassa di mandorle come copertura. 

I panettoni sono acquistabili nei punti vendita di “Antonino - Il Banco di Cannavacciuolo” (a Vicolungo The Style Outlets e a Orta San Giulio), e online (insieme alle confezioni regalo).

Nel Laboratorio di Alta Pasticceria Artigianale dello Chef Antonino Cannavacciuolo c’è profumo di panettone, dal classico milanese alle varianti evergreen al Limoncello (da 500gr), al Gianduia, alla Melannurca e alle Pere e Cioccolato.

A cui si aggiungono quest’anno due nuove, golosissime limited edition: il Panettone Nocciola e Limone, che omaggia Campania e Piemonte, rispettivamente terra di nascita e di adozione dello Chef Cannavacciuolo. Un soffice impasto, ricoperto da una croccante glassa di mandorle e nocciole tritate, che sprigiona i sapori agrumati del limone e l’intensità dei cremini alla nocciola. Per i più golosi c’è anche la versione con la sac-à-poche ripiena di crema alle nocciole e cacao.

L’altra novità in edizione limitata è il Panettone Marron Glacès, con limoni, arance e mandarini canditi, oltre ai preziosi cubetti di marron glacès e alla glassa di mandorle come copertura.

I panettoni sono acquistabili nei punti vendita di “Antonino - Il Banco di Cannavacciuolo” (a Vicolungo The Style Outlets e a Orta San Giulio), e online (insieme alle confezioni regalo).

Grazia 1000×749 – Panettone artigianale Dark di Mattia Premoli

Il panettone Dark di Mattia Premoli

Quattro referenze, tre delle quali esistenti (votate dai clienti attraverso un sondaggio) e una novità che arricchisce la linea di lievitati Madre firmata dal pasticcere di Treviglio Mattia Premoli. 

Accanto ai panettoni tradizionale (con scorzone di arancia e cedro canditi, uvetta zucchero, uva passa, 100% lievito madre, senza emulsionanti e conservanti), gusto pistacchio e limone Costa D'Amalfi IGPcioccolato Ruby con amarene e bacche di Goji, arriva il panettone Dark, pensato per tutti gli amanti del cioccolato di qualità. 

Nasce dall’incontro tra burro di malga, uova fresche, cioccolato fondente del madagascar 72%, lievito madre che accolgono dolci e goduriose pesche e albicocche candite, tagliate a mano, e una lenta lievitazione naturale senza alcun conservante chimico. Un impasto al cioccolato impreziosito da croccanti grué di cioccolato fondente, ovvero scaglie di fave di cacao dal suo gusto potente e dalla texture croccante: un accostamento armonioso ma deciso.Info e ordini sul sito.

Grazia 1000×749 – Panettone artigianale cioccolato Federico Prodon

Dal panettone classico allo zibibbone di Federico Prodon

Dal classico ai panettoni più golosi - al pistacchio, al gianduia, al cioccolato (nella foto sopra) e, tutto nuovo, il panettone farcito al gelato (ai gusti cioccolato 99% con rum Dom Papa e nocciole, in vendita solo nella boutique Federico Prodon Pâtisserie e Crémerie ai Parioli) - fino alla limited edition: lo Zibibbone, un panettone classico rivisitato, con uvetta sei corone idratata con uno Zibibbo proveniente dalla zona fra Marsala e Mazara del Vallo, usato anche come base dello sciroppo, inserito dopo la cottura per rendere l’impasto morbido e profumato. 

«Tutti i nostri lievitati hanno una shelf life di un mese e mezzo» spiega Federico Prodon, «faccio un primo impasto che riposa 12 ore, quindi la mattina dopo lo riprendo, faccio la pirlatura, ovvero formo i panettoni e li lascio riposare per altre 8 ore di lievitazione, prima di andare in cottura».

Il resto è merito degli ingredienti di qualità - burro d’Isigny, zucchero biologico italiano, farina del Molino Dallagiovanna, uova di categoria A, cioccolato Michel Cluizel e lievito madre -, l’assenza di conservanti e aromi chimici e dell’attenzione a contenere la quantità di grassi e zuccheri. Info e ordini sulla pagina IG.

Grazia 1000×749 – Focaccia artigianale olio extravergine pasticceria Tabiano

La focaccia (a forma di panettone) all'olio di oliva extravergine di Pasticceria Tabiano

Nella storica pasticceria di Tabiano Terme si sfornano focacce - a forma di panettone - tutto l’anno. Claudio Gatti ha messo a punto la sua speciale ricetta di lievitato a ridotto quantitativo di zuccheri e grassi.  

Tra le novità di questo Natale, la Focaccia con extravergine è un morbido impasto realizzato con ingredienti in gran parte biologici, a base di olio extra vergine di oliva 100% italiano (al posto del burro), olive candite e scorze di limone bagnate nel limoncello. 

La focaccia all’olio è senza lattosio, più leggera di un qualsiasi panettone ma ugualmente golosa. Info e ordini sul sito.

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A che ora cenare in inverno per restare in forma e in salute

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Gli esperti svelano a che ora cenare in inverno per migliorare sonno, digestione e metabolismo, seguendo il ritmo naturale del corpo

Quando le giornate si accorciano e il buio cala già nel tardo pomeriggio, anche le nostre abitudini alimentari subiscono una sorta di mini rivoluzione stagionale. È il periodo dell’anno in cui ci sentiamo più stanchi, più affamati e spesso anche più inclini a spostare la cena sempre più tardi, complici giornate infinite e ritmi che sembrano non rallentare mai. Ma proprio mentre l’inverno ci invita a un passo più lento, la scienza suggerisce che dovremmo chiederci a che ora cenare in inverno per favorire il sonno, la digestione e persino il metabolismo.

Negli ultimi anni diversi studi hanno indagato il legame tra orario dei pasti, ritmo circadiano e salute metabolica, mostrando che cenare tardi può influire negativamente sulla qualità del riposo, sui livelli di zucchero nel sangue e sulla capacità del corpo di bruciare i grassi.

E se è vero che ognuno ha routine personali, è altrettanto vero che l’inverno modifica il modo in cui il nostro organismo funziona. Ecco allora perché, secondo gli esperti, anticipare la cena potrebbe diventare una delle abitudini più sane della stagione fredda.

**5 trucchetti per non arrivare affamati a cena**

**Questo è l’orario migliore per fare colazione se volete restare in forma (e iniziare la giornata col piede giusto)**

(Continua sotto la foto)

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A che ora cenare in inverno?

Le ricerche concordano su un punto: quando fuori fa buio presto, il nostro ritmo circadiano (l’orologio interno che regola sonno, digestione, temperatura corporea e metabolismo) si anticipa.

Con l’arrivo del buio, infatti, il corpo inizia a produrre melatonina prima rispetto ai mesi estivi e questo manda un segnale chiaro al nostro organismo: è il momento di rallentare.

Ed è qui che l’orario della cena diventa fondamentale. Svariati studi mostrano che mangiare dopo le 21 comporta alcuni effetti molto concreti: si brucia fino al 10% in meno di grassi e i livelli di zucchero nel sangue possono essere fino al 20% più alti.

Inoltre, gli specialisti del sonno spiegano che cenare tardi invia al cervello un segnale contraddittorio: da un lato la melatonina dice che è ora di dormire, dall’altro la digestione chiede di rimanere attivi. Il risultato? Sonno disturbato, risvegli frequenti e una sensazione di fatica che si accumula giorno dopo giorno.

Quindi, a che ora cenare in inverno? L’orario ideale sarebbe tra le 17 e le 19, un intervallo di tempo che permette al corpo di digerire con calma prima di andare a letto e che si allinea perfettamente ai ritmi biologici invernali.

Anche sul metabolismo l’impatto è notevole. Secondo uno studio pubblicato su Cell Metabolism, mangiare presto aiuta a mantenere più stabili i livelli di fame e sazietà, riduce i picchi glicemici e può persino aiutare nella gestione del peso.

E non solo: cenare tre o quattro ore prima di coricarsi è un’abitudine particolarmente vantaggiosa per chi soffre di reflusso, digestione lenta o insonnia.

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Come anticipare la cena senza stravolgere la giornata

Facile a dirsi, ma un po’ meno a farsi. Tra lavoro, traffico, impegni e routine familiari, anticipare la cena può sembrare un esercizio complicato.

In realtà, però, basta qualche accorgimento per trasformare questa nuova abitudine in un gesto naturale.

Gli esperti suggeriscono innanzitutto di considerare la cena come un momento “fisso” della giornata, un appuntamento che ha un orario definito proprio come il lavoro o un allenamento. Preparare pasti semplici, pianificare in anticipo e ricorrere al meal prepping può essere di grande aiuto. Anticipare anche solo di mezz’ora ogni settimana l’orario di cena permette al corpo di adattarsi gradualmente senza stress.

È utile anche ascoltare i segnali del corpo: se d’inverno vi sentite affamati prima, assecondare quel ritmo non è un errore. Anzi, è una risposta naturale alla produzione anticipata di melatonina. 

Tenete inoltre presente che la cena dovrebbe essere il pasto più leggero della giornata e che concentrando la maggior parte delle calorie tra colazione e pranzo si migliora la stabilità glicemica e il benessere generale.

Infine, ricordate questo: a che ora cenare in inverno non è una regola fissa e identica per tutti, ma una linea guida che si può adattare alla propria quotidianità. L’importante è mantenere coerenza: il corpo ama la regolarità e risponde meglio quando gli orari si ripetono ogni giorno.

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I posti più belli dove organizzare merende e pranzi di Natale a Milano

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Ristoranti, hotel e indirizzi fuoriporta dove organizzare colazioni e pranzi di Natale a Milano, circondati da luci e addobbi

Se state cercando un locale o un ristorante dove organizzare pranzi e colazioni di Natale a Milano non c'è che l'imbarazzo della scelta.

A dicembre infatti Milano si accende, letteralmente. Le vie si riempiono di luci, le vetrine brillano come piccoli palcoscenici, i cortili diventano scenografie, rifugi caldi in cui ritrovarsi. È il mese in cui anche il freddo ha un ché di romantico e la città rivela il suo lato più poetico: quello fatto di profumi, feste, candele accese, decorazioni ovunque.

In questo periodo, alcuni luoghi assumono un fascino speciale: ristoranti che sembrano usciti da una fiaba, hotel che trasformano la merenda in un’esperienza scintillante, indirizzi fuoriporta dove riscoprire il piacere di un’atmosfera raccolta.

Abbiamo fatto una selezione di posti in cui luci, addobbi e suggestioni natalizie la fanno da padrone. Tutti accomunati da un’unica promessa: far respirare, non appena si entra, la magia delle feste. A prova di foto.

Ristoranti dove organizzare pranzi e cene di Natale a Milano

(Continua sotto la foto)

Al garghet natale

Al Garghet

Tra travi in legno, tovaglie a quadretti e camini accesi, Al Garghet conserva l’anima delle antiche cascine lombarde. La cucina racconta la tradizione: risotti, ossobuco, mondeghili e arrosti che profumano d’inverno. A Natale, luci e ghirlande rendono l’ambiente ancora più caldo, come una parentesi fuori dal tempo alle porte della città.
Dove: Via Selvanesco 36, Milano

Da Berti

Tra giardino illuminato e sale dal sapore d’altri tempi, Da Berti custodisce l’eleganza della vecchia Milano. La cucina è classica, sincera: paste tirate al mattarello, carni tradizionali, proposte stagionali. A Natale, il locale si veste di luci calde e dettagli discreti, mantenendo un’eleganza sobria e rassicurante.
Dove: Via Francesco Algarotti 22, Milano

Acquacheta

Richiama le atmosfere delle trattorie toscane: legno scuro, bottiglie a vista, profumo di brace. La cucina ruota attorno alle carni e ai sapori decisi della tradizione, con piatti robusti che scaldano la stagione. A Natale, l’ambiente si arricchisce di luci e tocchi festivi che ne esaltano la convivialità.
Dove: Via Erodoto 2, Milano

Penelope a casa natale

Penelope a Casa

Ambiente luminoso, ricco di dettagli e già suggestivo tutto l’anno. A dicembre, però, Penelope a Casa si trasforma: lucine, riflessi dorati e addobbi che cambiano a ogni stagione delle feste. La cucina è mediterranea e moderna, colorata e accurata, in perfetta armonia con il mood del locale.
Dove: Via Giuseppe Ripamonti 3, Milano

 

Palazzo Parigi Natale

Palazzo Parigi 

A Palazzo Parigi il Natale non passa inosservato: l’hotel si trasforma grazie a un allestimento scenografico interamente realizzato su misura, con strutture luminose, elementi in ottone, tessuti dorati e decorazioni modellate artigianalmente dal team creativo interno. L’atmosfera è elegante, teatrale ma equilibrata, e accompagna un programma gastronomico dedicato alle festività: pranzi e cene firmati dallo chef Stefano Pizzasegale, che reinterpreta i sapori tradizionali in chiave contemporanea, tra piatti costruiti con precisione, materia e luminosità. 
Dove: Corso di Porta Nuova 1, Milano

chateau monfort rubacuori Natale

Rubacuori – Château Monfort

All’interno del raffinato Château Monfort, Rubacuori è un ristorante che sembra uscito da un racconto liberty: velluti, specchi, lampadari e un’atmosfera teatrale che incanta. La cucina italiana contemporanea aggiunge una nota elegante, mentre le decorazioni natalizie amplificano il fascino fiabesco degli ambienti.
Dove: Corso Concordia 1, Milano

La Briciola

Una storica insegna milanese con sale ricche di carattere, pareti decorate e atmosfera accogliente. La cucina italiana trae ispirazione da diverse regioni, con piatti generosi e gustosi. Nel periodo natalizio, il locale si illumina di addobbi e dettagli che donano un fascino caldo e familiare.
Dove: Via Solferino 25, Milano

Principe di Savoia natale

Merende di charme in hotel di lusso

La Merenda del Principe all'Hotel Principe di Savoia

Nelle sale decorate con eleganza, il Principe di Savoia propone una merenda iconica: panettone artigianale, cioccolata, piccola pasticceria e un’atmosfera che racchiude tutto il fascino delle feste. Una tradizione milanese che torna ogni anno con la stessa magia.
Dove: Piazza della Repubblica 17, Milano

La merenda del Park Hyatt Milano

In pieno centro, in Galleria Vittorio Emanuele, il Park Hyatt accoglie il Natale con decorazioni eleganti e toni luminosi che riscaldano le sale. La merenda offre tè selezionati, piccola pasticceria e dolci stagionali presentati con attenzione. Un luogo dove rallentare e godersi il ritmo dolce (in tutti i sensi) delle feste.
Dove: Via Tommaso Grossi 1, Milano

Palazzo Touring Club Radisson Natale

Il Natale in chiave moderna del Radisson Touring Club

Nel palazzo storico del Touring Club, ora Radisson Collection, il Natale si tinge di modernità. Le decorazioni sono essenziali e curate, la merenda propone dolci delle feste interpretati con gusto internazionale e l’atmosfera unisce design contemporaneo e calore urbano. Un indirizzo perfetto per chi ama un’estetica più pulita ma comunque ricca di atmosfera.
Dove: Corso Italia 10, Milano

Four Season Natale

Il Sentiero dei Balocchi del Four Seasons

Al Four Seasons il Natale diventa un’esperienza immersiva: gli spazi si trasformano in un percorso incantato tra abeti dalle sfumature sofisticate, casette illuminate e figure che sembrano uscite da una fiaba contemporanea. La Merenda delle Feste accompagna questo scenario con una selezione di cioccolate calde interpretate come piccole degustazioni, ciascuna abbinata a un dolce dedicato. Il profumo del panettone appena sfornato attraversa le sale e completa un rituale che celebra la magia dell’inverno.
Dove: Via Gesù 6/8, Milano

Excelsior gallia Natale

L’Afternoon Tea dell'Excelsior Hotel Gallia

L’Excelsior Gallia interpreta la merenda natalizia con un Afternoon Tea luminoso e contemporaneo: dolci delle feste (con uno dei panettoni artigianali più buoni assaggiati negli ultimi anni), mignon d’autore e tè selezionati serviti in ambienti decorati con tocchi dorati e luci delicate. Un’oasi elegante per concedersi una pausa rilassata, mentre la città fuori si muove nel suo ritmo (superfrenetico) natalizio.
Dove: Piazza Duca d’Aosta 8, Milano

L'indirizzo fuoriporta

La Bettolina

A Gaggiano, lungo i canali e la quiete della campagna, La Bettolina propone un’atmosfera rustica e ricca di calore. Le sale in legno e gli ambienti familiari si accendono di luci e addobbi durante le feste, mentre la cucina tradizionale lombarda aggiunge il piacere di sapori semplici e ben eseguiti.
Dove: Via Bettolina 3, Gaggiano

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Ecco quali sono i panettoni artigianali più buoni del Natale 2025 (secondo noi)

Panettoni Artigianali 2025 DESKPanettoni Artigianali 2025 mobile
Dal classico alle varianti creative, tra i panettoni artigianali più buoni del Natale 2025 ce n'è davvero per tutti i gusti

Impasti ricchi e complessi, texture delicate e scioglievoli. Anche per questo Natale, tra classici e varianti creative tutte da gustare, l’universo dei panettoni artigianali si arricchisce.

Per la nostra selezione, come sempre, abbiamo tenuto conto della qualità degli ingredienti: solo burro di prima scelta, uova fresche, uvette e canditi morbidi e succosi, mai gommosi, l’uso di lievito madre rinfrescato e nessun conservante. E poi, della lavorazione artigianale, con tempi di lievitazione, maturazione e cottura che impiegano dalle 48 alle 72 ore.
Fino ad arrivare alla parte pratica: l’assaggio. Focus il gusto, la sofficità è non ultima, la digeribilità del prodotto, perché un grande lievitato dev’essere prima di tutto “leggero”, con la mollica filante che si scioglie in bocca. Una sezione dedicata riunisce i Magnifici Sette: sette panettoni artigianali gourmet, firmati da altrettanti Maestri, diversi per gusto e per ispirazione, ma accomunati da uno stesso fil rouge.

Non resta allora che scorrere la lista e scegliere quello che fa per voi.

I panettoni artigianali più buoni del Natale 2025

(Continua sotto la foto)

Panettone artigianale di IYO

Il panettone del ristorante IYO 

Già al primo colpo d’occhio, la confezione nera, rigorosa ed elegante, che si apre a modi sipario svelando un lievitato avvolto delicatamente in carta velina sempi-trasparente, arriva tutta la cura e l’attenzione con cui nasce il panettone artigianale firmato dal pastry chef Kim Kyunjoon, del ristorante di cucina giapponese IYO, a Milano.

Tra le sue mani il dolce della tradizione milanese incontra l’Oriente. Al centro della ricerca dello chef, due agrumi poco conosciuti in Occidente, lo yuzu e l'halabong, originari del Giappone ma provenienti dalle coltivazioni dell’isola di Jeju, in Corea del Sud. Qui, grazie al terreno vulcanico e a un clima particolarmente mite, acquisiscono il loro aroma intenso e freschezza.

Il pastry chef li aggiunge all’impasto - fedele alla scuola milanese: soffice, alto, quasi aereo - in forma di canditi prodotti in Corea artigianalmente. In più, Kim unisce altri due ingredienti che trasformano il carattere del lievitato: un cioccolato al latte con sentori di caramello e un tocco di fava tonka. «Lo yuzu e l'halabong sono agrumi fragili, esigenti», spiega Kim, «i canditi che abbiamo scelto conservano l'essenza del frutto fresco, quella verità di sapore che cerco sempre». Info sul sito.

Panettoni artigianali di Anna Belmattino

La collezione di panettoni artigianali (e le pizze lievitate) di Anna Belmattino

In attesa di aprire la sua pasticceria, Anna Belmattino non si annoia, anzi impasta e sforna per questo Natale una serie di panettoni (dolci) e di pizze lievitate. Tra queste, oltre alla margherita e alla marinara, in collaborazione con il Salumificio Carbone dà vita alla pizza lievitata con Peperoni Cruschi e Salsiccia Pezzente

Sul versante dolce, come vuole la tradizione, la pastry chef propone il panettone Amarena e Cioccolato, contrasto tra dolcezza e acidità; I Tre Cioccolati, una vera tentazione; il panettone al Caffè, il Mela e Cannella e quello al Pistacchio e Frutti Rossi, insieme dolce e fresco. 

Alla base della sua produzione, il lievito madre curato giorno dopo giorno, farine selezionate, burro di centrifuga, uova fresche e vaniglia pura, dosati con misura e armonia. Come lo zucchero, usato in quantità controllata e di diverse tipologie: dal miele al saccarosio, passando per gli zuccheri alternativi, questo ingrediente è per la pastry chef un elemento funzionale, mai protagonista assoluto. L’obiettivo? Creare un gusto pulito, elegante e mai stancante. Tutti i prodotti sono in vendita sul sito e nel temporary store ad Angri, Salerno.

Panettone della Pasticceria Roberto

Il Tarte Tatin e il panettone al Cioccolato e noci della Pasticceria Roberto

Quella della Pasticceria Roberto è una dolce storia di famiglia, nata con il papà di Giovanni Cavalleri, da cui prende il nome l’attività, che oggi prosegue insieme alla sorella Fabrizia, alla moglie Michela e al figlio Roberto, giovane pasticciere che ha deciso di seguire le orme del padre. 

Fil rouge della collezione di lievitati 2025 è la leggerezza. «Quest’anno il panettone mantiene il suo sapore inconfondibile, ma regala una nuova leggerezza», racconta Giovanni Cavalleri, «Le lievitazioni sono state modificate per rendere tutti i lievitati più digeribili, morbidi e leggeri, senza penalizzare il gusto e la fragranza. Abbiamo inoltre modificato la percentuale di burro, per dare al prodotto più intensità e golosità. L’aggiunta sia nel panettone che nel pandoro di una nuova selezione di vaniglia del Madagascar particolarmente aromatica, dona un sentore ancora più avvolgente». 

Tra gli altri gusti in carta, il Cioccolato e noci (foto a sinistra) ha l’impasto a base di cioccolato fondente al 62%, arricchito con le noci, che conferiscono al prodotto un delizioso aroma tostato. E poi, il Tarte Tatin (foto a destra), il cui sapore ricorda quello della torta di mele rovesciata. All’impasto base vengono aggiunte delle mele candite, lavorate in laboratorio, insieme a cioccolato e caramello. Info sul sito.

La Pasqualina panettone artigianale de la Rotonda

La Rotonda della pasticceria La Pasqualina

Di cartone liscio, color grigio tenue; un lettering sottile, elegante. La confezione svela un lievitato dedicato a un gioiello della Franciacorta: la Rotonda di San Tomè, chiesa romanica del XII secolo poco distante dal laboratorio di Almenno San Bartolomeo, dove tra colline e silenzi, nella quiete della campagna Bergamasca, si trova La Pasqualina.

Alla guida della pasticceria, Riccardo Schiavi propone un pandoro morbido, profumato, dove la vera protagonista è la pasta madre viva, utilizzata come unico agente lievitante. Gusto ricco e texture avvolgente, è pensato per essere gustato con una spolverata di zucchero a velo o accompagnato da una delle creme spalmabili del laboratorio (mandorle, pistacchi, zabaione, gianduia, fondente, nocciolata). Disponibile in solo mille pezzi, in pasticceria e sul sito (con spedizione gratuita in tutta Italia).

Panettone artigianale Portrait Milano

I panettoni artigianali dolce&salato di Portrait Milano

Burro di montagna, frutta candita profumata e un’ottima farina: questi gli ingredienti prìncipi del panettone del 10_11 Bar Giardino Ristorante del Portrait Milano. Soffice, profumato, non eccessivamente zuccherino e realizzato con un lievito madre, è fatto a regola d’arte, come tradizione impone, dal pastry chef Cesare Murzilli. Anche in questo caso, come spesso avviene al 10_11, nessuna rivisitazione di sorta, ma solo l’amore per le cose fatte bene e la volontà di portare avanti una tradizione dolciaria che nasce proprio a Milano. Acquistabile solo da 10_11 Bar Giardino Ristorante

L’altra proposta del lussuoso hotel di Milano è il Panettone salato Beefbar. Carattere ricco e deciso, l’inedito si distingue per l’impasto morbido, profumato di burro e uova freschissime, arricchito da grana, pecorino romano e pepe. A completare l’esperienza, un packaging iconico che richiama l’eleganza del marmo che contraddistingue il mondo Beefbar. Acquistabile solo da Beefbar Milano.

Panettone artigianale di Luca Poretto

Il panettone artigianale (con brevetto) Soppa® (e gli altri) di Luca Porretto

L’ampia collezione di grandi lievitati firmati dal Maestro AMPI Luca Porretto include panettoni classici, proposte innovative con brevetto di unicità e una linea gourmet. Tra gli altri, il Sóppa (nella foto) si ispira alla Zuppa Inglese, celebre dolce bolognese, e lo reinterpreta in chiave natalizia. Tre diversi impasti: il primo al cioccolato arricchito da chunks di cioccolato fondente al 58%; il secondo, al centro, all’Alchermes con gelatina di Alchermes, che dona freschezza e un tocco leggermente liquoroso; il terzo impasto, esterno, è quello classico con chunks di cioccolato fondente, farcito con iniezioni di crema pasticcera a lunga conservazione. Un’esperienza multisensoriale complessa, completata da una glassa al cioccolato fondente e Alchermes. 

Il Maestro Porretto propone anche Attesa, il Panettone classico con glassa di mandorle; Felicità, al cioccolato Fondente; Incontro, che unisce il sapore dell'amarena al carattere deciso del cioccolato fondente. E ancora, vantano un brevetto di unicità anche il Matrioska®, che racchiude un panettone all'interno di un altro; e Porretto®, dalla forma tonda. Irresistibili sono anche i panettoni salati Gourmet: dal Nobile, a base di carne, al Panmaré, con pesce, fino al Convivio, il panettone salato "terra e mare", una sintesi gastronomica di sapori. Info sul sito.

U Sibbaresi, il panettone di Daniele Campana

U Sibbaresi, il panettone artigianale di Daniele Campana

Celebra la Calabria attraverso materie prime locali. L’impasto, frutto di diversi anni di studio per affinare la tecnica, è aromatizzato con origano selvatico del Pollino e arancia candita, accompagnato da una boccetta di olio extravergine monovarietale per un’esperienza di gusto unica. La linea speciale, invece, propone gusti insoliti e divertenti, come Fichi, cioccolato e nduja - un gioco di contrasti; Amarena, cioccolato 75% e nduja - che amalgama acidità, dolcezza e pungenza; Cioccolato e fragole - un abbinamento classico; e Cioccolato Gianduia, albicocche e anice

Già nella classifica 50 Top Pizza 2025 con la sua “Campana Pizza in Teglia”, Daniele Campana (nella foto) investendo anche sul panettone riconferma il suo ruolo di artigiano creativo del gusto e di protagonista nel quadro nazionale dell’arte bianca. I panettoni sono disponibili presso i punti vendita di Corigliano Calabro o scrivendo sulla pagina Instagram.

Panettone artigianale chef Daniel Canzian

I panettoni artigianali dello chef Daniel Canzian (+ le tisane Spèziera)

Un abbinamento che scalda il cuore e le Feste. Il panettone MI.O, un impasto soffice, arricchito con pasta di arance arrosto preparata nella cucina del ristorante milanese dello chef Daniel Canzian, incontra la tisana in foglie Spèziera, un blend caldo e avvolgente con rooibos, scorzetta d’arancia e chiodi di garofano. Un connubio che valorizza le note agrumate e speziate del dolce.

Il secondo cofanetto, invece, contiene il panettone MassaBon, con albicocche arrosto, accompagnato dalla tisana in foglie Ciacola, fresca e delicatamente speziata con zenzero, melissa, anice stellato e mela. Un abbinamento leggero e armonico, perfetto per chiudere il pasto. Accanto ai due signature, debutta quest’anno il Tradizionale, un lievitato realizzato con un impasto in tre fasi, per una struttura ancora più soffice, fragrante e naturalmente equilibrata.

Il consiglio dello chef per una degustazione ottimale: Riscaldare il panettone in forno a 160 °C per 5–7 minuti prima dell’assaggio, un gesto che permette di esaltare la fragranza dell’impasto e la cremosità della frutta nel caso di MI.O e MassaBon. Info sul sito

Panettoni artigianali i magnifici 7

I Magnifici Sette

Diversi per gusto e per ispirazione, i Magnifici Sette condividono due aspetti fondamentali: un impasto che è il perfetto mix tra tecnica e creatività; e poi, un ingrediente comune, la farina Magistrale di Agugiaro & Figna Molini, azienda storica italiana, guidata dalla passione è dall'esperienza. La farina Magistrale condivisa dai 7 party chef - e tra le più utilizzate nel settore - è di tipo “00”, naturalmente robusta, senza additivi e glutine aggiunto, appositamente studiata per reggere strutture complesse, lunghe lievitazioni e impasti ricchi di burro, tuorli, zuccheri, mantenendo l’elasticità e la morbidezza dell’impasto. 

Panettone Andrea Tortora

Il Panettone Pain d'Épices di Andrea Tortora

Quattro spezie della tradizione francese: pepe nero, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano. Tortora porta il panettone in Francia senza tradirlo. Il risultato è leggero, aromatico, elegante. Non è fusion, è dialogo: tra due culture della pasticceria, tra complessità e delicatezza, tra quello che conosci e quello che ancora non sai di volere. Info sul sito.

Panettone Frutti di bosco Follador

Il panettone artigianale Frutti di bosco e nocciola di Antonio Follador

Fragole, ribes, more, mirtilli. Poi un cuore cremoso di nocciola IGP e cioccolato monorigine 48%. Follador costruisce equilibri: la freschezza acida dei frutti rossi contro la rotondità burrosa della nocciola. Nessun eccesso, solo nitidezza. Un panettone che lascia il segno per precisione tecnica e pulizia dei sapori. Info sul sito.

Panettone Giuseppe Mazzocca e Chiara Masino

Il panettone artigianale con farina integrale Mora del micro panificio di Giuseppe Mazzocca e Chiara Masino

Per il micro panificio dei giovanissimi Giuseppe Mazzocca e Chiara Masino, i lievitati sono un racconto che parla di sogni, energia e competenza. I loro panettoni artigianali nascono dalla cura del lievito madre e dalla scelta di ingredienti autentici. Come Mora, la farina integrale di Agugiaro & Figna Molini: calda e profumata come il Natale, con sfumature aromatiche che raccontano il grano nella sua interezza. Il chicco decorticato sprigiona dolcezza naturale e armonia, donando al panettone equilibrio, intensità e una struttura accogliente. Una farina che avvolge e rende ogni morso pieno, rotondo, sincero. 

Panettone Aniello Di Caprio

Felix, il lievitato al burro di bufala di Aniello Di Caprio

Pasta alle mandorle aromatizzata al limone, albicocca pellecchiella, cioccolato al gianduia salato. Di Caprio non fa panettoni, ma vere e proprie dichiarazioni d'identità. Il burro di bufala dà struttura cremosa e carattere campano. La frutta è canditura diretta, naturale, senza conservanti. Il Felix non assomiglia a niente: è un lievitato mediterraneo che sa di sole, acidità agrumata e complessità salina. Accanto, un Classico dalla canditura pura e un Panettone al Cioccolato costruito su tre emulsioni diverse, una delle quali a base di crema pasticcera. Info sul sito.

Panettone Andrea Tamagnini

Bagolò, il lievitato di Andrea Tamagnini - Strabba

Cuore integrale. Pomodori semi-dry, speck, provola aZumicata, glassa all'aceto balsamico e crumble di Parmigiano Reggiano. Il Bagolò è un sabotaggio dolce: nasce dalla pasticceria ma vive nell'aperitivo, nel pre-dinner, nel momento in cui si vuole stupire senza dichiararlo. Tamagnini con il progetto PastryPop ha reso la pasticceria accessibile senza abbassare l'asticella. Il Bagolò è la prova: equilibrato, definito, ma volutamente indefinibile per natura. 

Panettone Francesco Elmi

Il panettone Sua Maestà di Francesco Elmi

Il Maestro Francesco Elmi presenta la nuova edizione di “Sua Maestà”, il panettone d’autore in edizione limitata che unisce alta pasticceria e arte contemporanea. Il grande lievitato, realizzato con lievito madre vivo e Mora, la farina integrale di Agugiaro & Figna, combina fichi, arancio e cioccolato in un impasto ricco e profondo, rifinito da una glassa al cioccolato. Sulla preziosa art box l’opera del celebre artista iraniano Navid Azimi Sajadi, tratta dalla serie “Pelagos”, simbolo di apertura e conoscenza. “Sua Maestà” diventa così un’esperienza da assaporare e collezionare, perfetta per celebrare il Natale. Info sul sito.

Panettone Luca Diana

Il panettone Aroma vaniglia di Luca Diana

Il lievito madre, con oltre 30 anni di maturazione, la frutta candita, prodotta senza alcun conservante nei laboratori di Luca Diana. E ancora, il burro fresco della Latteria Brazzale dell'Altopiano di Asiago, le uova allevate a terra da Enrico Pavan, che vengono sgusciate una ad una per dare un alimento vivo al lievito. Da qui il colore naturale dell’impasto. Dagli alveari di Lorenzo Campagnolo arriva invece un miele capace di trasferire il profumo dei fiori al lievitato. L'uvetta proviene dall'essiccazione di uve rosse Thompson e Flame Jumbo, coltivate a pergola nei monti dell'Aconcagua, Chile, essiccate al sole senza sbiancamenti né trattamenti chimici. L'unico aroma naturale impiegato nel panettone del maestro Luca Diana è la vaniglia in bacche, che dà il tocco finale insieme alla pasta d'arancio, anch’essa di produzione interna per un'esperienza tutta naturale. Info sul sito.

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Regali di Natale da mangiare (o bere): tante idee regalo da mettere in tavola

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Bollicine, panettoni, vini, dolcini e tanto altro: la nostra selezione di regali di Natale da portare a tavola vi farà venire l'acquolina

I regali di Natale che passano da sotto l'albero a sopra la tavola sono un'ottima soluzione: si acquistano in fretta, non si rischia di sbagliare colore o taglia e fanno sempre piacere a chi li riceve.

** Per tutte le altre idee regalo cliccate qui **

Che si tratti di qualche golosità, di un buon vino o di bollicine per le prossime feste, la parte più difficile spesso è riuscire a incartarli senza nemmeno un assaggio.

Vi diciamo quali sono le nostre scelte per il Natale 2025, tra edizioni speciali e novità gustosissime.

I regali di Natale da bere (e mangiare) più buoni del 2025

(Continua sotto la foto)