Cosa fare a Milano nel weekend del 28 e 29 settembre

Mostre, musica dal vivo, attività sportive e giochi: ecco gli eventi da conoscere per decidere cosa fare a Milano questo weekend

L'ultimo weekend di settembre a Milano ci trascina inesorabilmente verso la stagione autunnale.

Ma se pensate che il foliage si accompagni solo a passeggiate al parco e scorpacciate di castagne attorno a un tavolo, vi sbagliate di grosso.

La città è in continuo fermento, come dimostrano i tanti eventi ancora all'aria aperta.

Tante le mostre per appassionati di arte, ma anche di design. E altrettanti gli appuntamenti musicali, di tutti i generi.

E poi sport, giochi, gusto e molto altro. 

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wanderlust milano

Eventi sportivi

Torna anche quest’anno l’appuntamento con Wanderlust 108, l’evento che unisce la corsa allo yoga.

Dopo l’appuntamento di Firenze, la manifestazione arriva a Milano, domenica 29 a CityLife, prima di spostarsi a Roma il 6 ottobre.

Giunta alla sua terza edizione in Italia, Wanderlust già da 10 anni si fa portavoce di una nuova forma di attività psicofisica in giro per il mondo: 5 km di corsa o camminata, 90 minuti di yoga e una sessione di meditazione guidata.

Durante l’evento, Adidas in qualità di main partner, organizzerà attività coinvolgenti e immersive per consentire ai partecipanti di fare il pieno di sport e benessere.

Il Village aprirà alle 7,30 per il ritiro del kit di benvenuto. Le attività inizieranno alle 8,45 e andranno avanti fino alle 16,30.

Per festeggiare gli 80 anni dell’ospedale Niguarda, invece, Avis ha organizzato un’edizione speciale dell’Innovation Running, la corsa non competitiva dedicata al tema della prevenzione, in programma sabato 28 settembre intorno all’ospedale.

La giornata coinvolgerà adulti e bambini, con momenti di intrattenimento e la possibilità di ricevere anche una consulenza medica in diversi ambiti.

Le iscrizioni apriranno alle 13,30.

La partecipazione è libera e aperta a tutti.

oktoberfest

Oktoberfest al Carroponte

Un weekend di birre, musica e divertimento.

È quello in programma al Carroponte di Sesto San Giovanni che fino al 29 settembre ospita la sua personale versione dell'Oktoberfest, la celebre festa della birra tipicamente bavarese.

Nello spazio di oltre 3mila metri quadrati (di cui metà al coperto) si alterneranno boccali, balli e cibo, con gli immancabili würstel, i crauti, ma anche brezel, gulasch, zuppe e canederli.

E per il dessert il tradizionale strudel di mele.

leonardo vino

Il mondo di Leonardo e il vino

In occasione del cinquecentenario dalla scomparsa del maestro rinascimentale, Villa Necchi Campiglio ospita la mostra che mette in luce la contemporaneità e la poliedricità di Leonardo Da Vinci mostrandone il lato meno noto, quello di esperto enologo dedito all’arte di fare buon vino.

Durante l’esposizione, in programma fino al 29 settembre, tutti i visitatori potranno apprezzare le opere esposte degustando un calice di Chianti Riserva prodotto dalle Cantine Leonardo seguendo le indicazioni enologiche dettate dal Genio, recuperate e custodite nel Metodo Leonardo®, oggi applicato nella produzione dei vini a lui dedicati.

Pixel Picnic

Dopo due rinvii per maltempo a maggio, Pixel-Picnic 2019, il picnic lungo un chilometro torna domenica 29 settembre, nell’ambito della Milano Green Week.

Il via è previsto per le 12.00 al Parco Sempione, davanti al Teatro Continuo di Burri.

Per partecipare e contribuire a realizzare la tavolata lunga un chilometro, basta portare il proprio cestino e un cuscino

Per i più pigri è previsto un supporto di ristorazione.

Giunto alla quarta edizione, Pixel-Picnic è quest'anno dedicato alla Milano del futuro, per riflettere su pratiche, soluzioni e progetti del vivere sostenibile.

E per tutta la giornata poi giochi, sport, laboratori, performance, teatro, sfide, rendono i partecipanti esploratori urbani alla scoperta di Parco Sempione (tutte le attività sono a ingresso gratuito).

bitossi google

Talking Crafts

Talking Crafts è un’installazione realizzata da Google Italia, Domus Academy e 4 grandi brand del design made in Italy (Bitossi, Driade, FontanaArte e Kartell) nata da una curiosità: in un contesto in cui gli assistenti vocali stanno disegnando una forma nuova al modo in cui viviamo la casa, come si integrano tecnologia e design?

Per trovare una risposta è stato chiesto a un gruppo di studenti di Domus Academy di immaginare come i dispositivi Google possano integrarsi con gli oggetti più familiari delle nostre case aumentandone la funzionalità.

I progetti vincitori sono stati poi prototipati dai quattro grandi marchi del design e sono ora esposti in Piazza Gae Aulenti 12 per tutto il weekend.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 al 29 settembre 2019 con accesso libero dalle ore 10:00 alle 19:00.



Ma in che modo la voce prende forma nelle nostre case?

Google lo ha chiesto agli studenti di Domus Academy, che - sotto la guida dell’architetto Fabio Novembre e dei project leader Francesco Dompieri (Studio Nichetto),  Hanna Ehlers  (Lisson Associati) e Francesco Librizzi - nel corso di una maratona creativa di 48 ore hanno immaginato come i dispositivi Google possano integrarsi con gli oggetti più familiari delle nostre case, aumentandone le funzionalità fino a dargli voce. I progetti vincitori sono stati prototipati da quattro autorevoli marchi del design Made in Italy: Bitossi, Driade, FontanaArte e Kartell, e saranno esposti all’interno di Talking Crafts.


Talking Crafts conduce il visitatore attraverso la dimensione stilizzata di una casa, nelle cui “stanze” sono collocate i prototipi realizzati dalle aziende di design italiane sulla base dei progetti degli studenti di Domus Academy. 


E’ così che entrando in cucina incontriamo Around, scultura in ceramica disegnata per Bitossi a richiamare un centrotavola: un piatto pensato per contenere alimenti e piccoli oggetti, che si sviluppa in verticale per poi allargarsi a ospitare Google Home Mini, pronto a trasformare per voi le once in grammi, a scoprire quante calorie ha una banana e a mettere una musica soft come sottofondo della vostra cena.


Mentre in salotto il nostro occhio sarà catturato anche da Osmo, il tavolino da soggiorno realizzato per Driade (presente alla mostra con tre prototipi) che replica il movimento dell’acqua attraverso onde scolpite sulla superficie del legno, trasformando  lo smart speaker Google Home Mini in una goccia d’acqua, permettendo di farlo crescere naturalmente attraverso lo spazio che lo ospita. 


Ma non è ancora ora di dormire, anche se vi troverete a passare per la camera da letto, dove vi accoglierà anche Ciao Ciao, la specchiera in ferro disegnata per FontanaArte. Vetro e metallo si incontrano armonicamente in questo oggetto, pensato per rispondere alle vostre domande con la voce o con le immagini grazie all’integrazione di Google Nest Hub. E se un tempo avreste chiesto “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”, oggi potrete chiedere al vostro specchio che tempo farà nel weekend o com’è la situazione del traffico per andare al lavoro.


Allo stesso modo di quello che potranno fare i vostri ragazzi accendendo e spegnendo Bubbella, la bolla bella realizzata per Kartell per ospitare Google Home Mini e essere pronta a mettere in pausa la TV, abbassare le luci prima di andare a dormire o farvi sentire un rilassante suono delle onde mentre vi preparata a cadere fra le braccia di Morfeo.

sketches

Musica dal vivo

Per gli amanti della musica saranno tanti gli appuntamenti da segnare in agenda.

Si comincia venerdì sera, alle 21, con il concerto dal titolo Da Mozart ai romantici russi presso la Palazzina Liberty in Musica.

Una serata tra arte e musica, per avvicinare anche i neofiti al Bel Canto e alla chitarra classica. Si esibiranno il soprano Katerina Adamova insieme a Marco Battaglia (chitarra). Ingresso gratuito.

Alla Fabbrica del Vapore, sabato e domenica arriva Sketches, festival dedicato alla musica contemporanea prodotta da professionisti, ma anche da amatori con strumenti inusuali, oggetti di riciclo, piante.

Due giornate all’insegna di laboratori, occasioni di confronto, performance e aperitivi, per coinvolgere e incuriosire il pubblico offrendo un punto di vista insolito e ludico sulla musica contemporanea e la sua fruizione.

Domenica mattina, poi, si terrà l’ultimo appuntamento con la serie di concerti di musica classica al mattino ospitati dalla Locanda alla mano, all’interno del Parco Sempione.

Alle 11 si esibiranno Carlo e Angela Lazzaroni, rispettivamente violino e pianoforte. In caso di maltempo il concerto sarà annullato.

cosi fan tutte

Così fan tutte

Fino al 6 ottobre lo Spazio Dante ospita la mostra dedicata all’infedeltà femminile dall’antichità a oggi.

Organizzata da Gleeden, il sito di incontri extraconiugali, e curata da Vittorio Sgarbi con la consulenza della storica dell’arte Beatrice Avanzi, l’esposizione ripercorre il tema del tradimento in rosa nella storia, nell’arte e nella cultura occidentale.

Da Elena di Troia a Giovannona coscialunga, dalle poesie di Catullo alla commedia sexy degli anni ’70: un viaggio tra arte, letteratura e cultura pop per raccontare oltre duemila anni di infedeltà al femminile.

swatch nastro rosa

La via in rosa

Sabato 28 settembre lo Swatch Store di Montenapoleone a Milano si tingerà di rosa.

Per celebrare la Giornata dello shopping solidale, promossa dalla Lega Italiana per Lotta contro i Tumori (LILT) nell’ambito della Campagna Nastro Rosa, Swatch devolverà parte dell’incasso dell’intera giornata a favore della LILT e della ricerca.

Per l’occasione, nello store di Montenapoleone, oltre agli orologi e alla vetrina rosa, infatti una sorpresa attende i visitatori: una speciale rivisitazione, sempre in rosa, del tiramisù, il dolce più amato dagli italiani, verrà distribuita a tutti i presenti.

Il dolce al mascarpone sarà preparato da Mascherpa, la prima “Tiramisutecha” di Milano, con cui Swatch ha stretto una partnership per la giornata dello shopping in rosa.

milan games week

Milan Games Week

Torna anche quest’anno la più importante fiera italiana dedicata all’intrattenimento elettronico, negli spazi di Fiera Milano Rho da venerdì 27 a domenica 29 settembre.

Nel corso della manifestazione saranno svelati i videogiochi più attesi della prossima stagione con oltre 55 videogame tra cui 22 anteprime assolute per l’Italia.

Nell’ambito della Games Week, poi, venerdì 27 e sabato 28 settembre, in piazza 24 maggio sarà possibile giocare nella Deliveroom, la prima escape room a tema food ideata da Deliveroo.

Le persone che vorranno cimentarsi nel gioco, saranno accolte da un improbabile roomate all’interno di una stanza che ricrea a tutti gli effetti un ambiente di casa e, per poter trovare la via d’uscita in un tempo di 15 minuti, dovranno risolvere divertenti quiz, rebus e giochi abilità sul tema dei cibi.

Il gioco è gratuito ed aperto a tutti, ai grandi ed anche ai bambini accompagnati dai genitori.

L’inaugurazione per il pubblico è prevista per venerdì 27 settembre alle ore 12.30 e si potrà continuare giocare sino alle ore 20.30. Nella giornata di sabato 28 settembre, la Deliveroom sarà aperta dalle 11.00 alle 21.00.

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5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)

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Dalle frasi più semplici agli auguri personalizzati: una guida pratica per scrivere biglietti di di auguri di Natale autentici ed eleganti

I regali sono pronti e incartati, dobbiamo ora solo scrivere i biglietti di auguri di Natale. Ma improvvisamente, il cervello si spegne. Vi è mai capitato? 

La penna in mano, il bigliettino davanti, e improvvisamente scrivere due righe di auguri sembra più complicato del previsto. Non perché manchino le cose da dire, ma perché trovare le parole giuste, senza sembrare banali o troppo enfatiche, mette in difficoltà più di quanto ci piaccia ammettere.

Il problema è che sugli auguri di Natale proiettiamo aspettative altissime: vorremmo dire qualcosa di importante, di sentito, magari anche memorabile. Ma spesso è proprio questa pressione a bloccarci.

La buona notizia è che un biglietto non deve essere perfetto per essere efficace: deve solo essere vero. Ecco allora alcuni consigli per scrivere dei fantastici biglietti di auguri di Natale.

**Qui tutti i nostri consigli sui migliori regali di Natale**

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regali natale

Non cercate la frase perfetta (non esiste)

Il primo errore che facciamo quando scriviamo i biglietti di auguri di Natale è pensare che esista una frase giusta, definitiva, capace di racchiudere tutto quello che proviamo. In realtà non esiste nulla di simile.

Le frasi “perfette” sono spesso quelle che abbiamo già letto mille volte, e proprio per questo suonano impersonali.

Un biglietto funziona davvero quando è scritto da voi in persona, non copiato da un catalogo (e men che meno da ChatGPT). Anche una frase semplice, se è coerente con il vostro modo di esprimervi, ha molto più valore di una citazione altisonante scelta solo perché “sta bene”.

Natale non chiede performance letterarie, ma autenticità. E l’autenticità, per definizione, non è mai impeccabile.

Partite dalla persona, non dal Natale

Un altro modo per togliere pressione alla scrittura è spostare il focus: non state scrivendo del Natale, ma a qualcuno. Il Natale è solo la cornice. Il contenuto è la relazione che vi lega a quella persona.

Un augurio cambia radicalmente se è destinato a un’amica che vi accompagna da anni, a un genitore, a un collega o a una persona cara che quest'anno ha attraversato un periodo complicato. Pensare a un dettaglio condiviso durante l’anno, a un momento, a una qualità che apprezzate davvero aiuta a rendere il messaggio immediatamente più personale.

Anche una frase che guarda al futuro, se è concreta e non generica, ha molto più peso di un augurio astratto di “felicità e serenità”.

Meglio poche righe, ma scritte col cuore

Un biglietto di Natale non è un tema scolastico. Anzi, spesso meno si scrive, meglio è. Tre o quattro righe sincere valgono più di un paragrafo pieno di parole a vuoto.

Un buon esercizio è immaginare di dire quelle parole a voce. Se la frase vi suona naturale, probabilmente lo sarà anche sulla carta. Scrivere come si parla (con il proprio ritmo, le proprie espressioni) è uno dei segreti più semplici e più efficaci.

Anche la firma conta. Scrivere il proprio nome, magari aggiungendo un piccolo segno personale, chiude il biglietto come un gesto, non come una formalità. È quel dettaglio che trasforma un cartoncino in qualcosa che si conserva.

biglietti auguri regali natale

Il biglietto come gesto, prima ancora che come testo

Vale la pena ricordarlo: il biglietto di Natale è uno dei pochi spazi in cui scriviamo senza aspettarci una risposta immediata.

Non è una chat, non è un messaggio vocale. È un gesto che resta, che può essere riletto, magari conservato in un cassetto e poi ritrovato.

In un periodo in cui tutto scorre sempre più veloce veloce (e online), prendersi il tempo di scrivere poche righe a mano è già un regalo. Non deve essere perfetto, ma deve dire: “Ho dedicato qualche minuto del tuo tempo a te e al nostro rapporto”. Ed è spesso più che sufficiente.

Cosa NON scrivere sui biglietti di auguri di Natale 

Ci sono frasi che scivolano via senza lasciare traccia, e non perché siano sbagliate, ma perché potrebbero essere di chiunque. Gli auguri troppo generici, le formule impersonali, i messaggi copiati e incollati da internet finiscono per annullare il senso stesso del biglietto.

Anche l’eccesso di retorica può dare fastidio. Natale è già carico di simboli e aspettative: non ha bisogno di essere ulteriormente appesantito. Meglio una frase semplice che una dichiarazione altisonante in cui non vi riconoscete davvero.

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5 cose da fare adesso per essere più felici nel 2026

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Dalla gestione del tempo al decluttering mentale: cosa fare adesso per arrivare preparati al nuovo anno e riuscire a essere più felici

Ogni dicembre ci promettiamo che l’anno prossimo sarà diverso: più organizzato e più allineato ai nostri desideri. Poi arriva gennaio e, puntualmente, ci ritroviamo a rincorrere le stesse abitudini di sempre.

Forse perché il vero lavoro non andrebbe fatto a inizio anno, ma prima. È infatti proprio adesso che possiamo (e dobbiamo!) prepararci davvero al 2026 se abbiamo l'obiettivo di essere più felici.

Non con liste infinite di buoni propositi, ma con piccoli aggiustamenti concreti che mettono basi solide per quello che verrà. Ecco allora tutti i nostri consigli per riuscire a essere più felici, sereni e soddisfatti nel 2026.

**Come fare una lista di buoni propositi che riusciremo a realizzare**

Non aspettate gennaio: cosa fare ora per essere più felici nel 2026

(Continua sotto la foto) 

obiettivi 2026

1. Ripartire dal presente: capire cosa funziona e cosa no

Prima di pensare a ciò che vogliamo cambiare, vale la pena fermarsi su ciò che funziona e ha già funzionato in passato.

L’errore più comune è voler cancellare un intero anno, quando invece il cervello reagisce meglio alla continuità che agli strappi netti. Chiedersi cosa tenere e cosa lasciare andare è un esercizio semplice ma potentissimo: quali abitudini ci hanno fatto stare meglio? Quali dinamiche ci hanno prosciugato energia?

Anche solo identificare tre cose da portare con sé nel nuovo anno e tre da salutare permette di fare ordine mentale. Non si tratta di giudicare il passato, ma di usarlo come bussola.

2. Organizzare il tempo, non la vita

Arrivare preparati al 2026 non significa pianificare ogni minuto, ma fare pace con il proprio tempo. Questo è il momento giusto per rivedere l’agenda con uno sguardo critico: non per aggiungere obiettivi, ma per togliere ciò che non serve.

Liberare spazi, accorciare liste e ridurre il numero di decisioni quotidiane alleggerisce il carico mentale più di qualsiasi app di produttività.

Anche piccoli aggiustamenti della routine, come ad esempio orari di sonno più regolari o momenti fissi di pausa, aiutano a iniziare il nuovo anno con una sensazione di controllo gentile, non di pressione.

3. Dare priorità alla giuste relazioni (anche quella con se stesse)

Il cambio d’anno è anche un buon momento per osservare le relazioni con maggiore lucidità. Non solo quelle familiari o sentimentali, ma anche quella con se stesse.

Arrivare preparate al nuovo anno significa infatti anche riconoscere chi ci fa stare bene e chi ci tiene ancorate a dinamiche faticose. Non sempre è possibile chiudere rapporti, ma spesso è possibile ridisegnare i confini.

E allo stesso tempo, vale la pena allenare un dialogo interno meno severo: smettere di pretendere perfezione e iniziare a puntare su continuità e rispetto dei propri ritmi.

4. Mettere ordine a soldi, salute e casa 

Ci sono aspetti pratici che, se affrontati ora, rendono il nuovo anno molto più leggero.

Fare un controllo delle spese ricorrenti, degli abbonamenti dimenticati o delle piccole uscite automatiche aiuta a recuperare risorse senza sacrifici drastici.

Lo stesso vale per la salute: non grandi rivoluzioni, ma un check-up delle abitudini quotidiane; dal sonno all’alimentazione.

Anche la casa gioca un ruolo importante: un decluttering mirato, fatto poco alla volta, può trasformarsi in un gesto simbolico potente, come se fare spazio fuori aiutasse a farlo anche dentro.

5. Fare spazio a un obiettivo vero (ma uno solo) per il 2026

Infine, c’è una cosa che spesso dimentichiamo: non serve avere dieci obiettivi, basta averne uno che conti davvero.

Un obiettivo autentico, non imposto dalle aspettative esterne, ma scelto perché vicino ai nostri valori e desideri. Può riguardare il lavoro, il benessere, le relazioni o semplicemente il modo in cui vogliamo sentirci.

Prendersi il tempo per sceglierlo e scriverlo da qualche parte nero su bianco è uno dei modi più efficaci per arrivare al nuovo anno con una direzione chiara, ma senza un piano rigido difficile da rispettare.

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Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Dai vinili ai cofanetti celebrativi fino ai concerti più attesi del 2026: ecco cosa regalare a Natale a chi ama la musica

Ogni Natale la stessa ossessione. Cosa regalare ad amici, parenti, fidanzati che hanno tutto? Meglio qualcosa di tangibile o un'esperienza? La musica è una delle poche cose che mette tutti d'accordo: non si rischiano figuracce, è democratica ed è per tutte le tasche.

Se l'idea è sorprendere, di certo con un regalo musicale si va sul sicuro, specie quest'anno che tra cofanetti anniversario, vinili luxury, attese release e nuovi tour, l’offerta è ricchissima e, soprattutto, pensata per un pubblico che vuole l’oggetto, l’esperienza, la storia.

Ecco una selezione di album, concerti, musical ed esperienze pensati per tutti i gusti.

Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Madonna confessions on a dancefloor

Cofanetti e vinili da collezione

Madonna – Confessions on a Dance Floor – Twenty Years Edition

Per i vent’anni di Confessions on a Dance Floor, uno dei capitoli più influenti della discografia di Madonna, Warner pubblica una riedizione che ricostruisce integralmente l’estetica dell’era 2005. Oltre all’album originale nella versione mixata in dissolvenza  (e riproposta per la prima volta in digitale) l’edizione include lati B, remix e tracce promozionali che documentano l’impatto del progetto sulla cultura pop di quegli anni. 

Pink Floyd – Wish You Were Here – 50th Anniversary Deluxe Box 

La riedizione per i cinquant’anni di Wish You Were Here arriva il 12 dicembr in un formato ampio, costruito come una ricognizione completa dell’album del 1975. Il cofanetto comprende quattro LP, due CD, un 45 giri e contenuti video in alta definizione, oltre a materiali editoriali e riproduzioni d’archivio. Il progetto segue la linea delle ristampe “definitive” della band, puntando sulla qualità audio e sulla documentazione dei processi creativi originali.

Mariah Carey – The Emancipation of Mimi – 20th Anniversary

Il decimo album in studio di Mariah Carey, nonché il più venduto della sua carriera, torna in una riedizione per il ventennale. Uscito originariamente il 12 aprile 2005, The Emancipation of Mimi include singoli che hanno segnato l’epoca (We Belong Together, Shake It Off, Don't Forget About Us, It's Like That) e viene ora ripubblicato in un box da cinque LP.
Tre dei dischi sono dedicati alle versioni remix e alle sessioni parallele, mentre la tracklist aggiunge una novità: We Belong Together (Mimi's Late Night Valentine's Mix), disponibile per la prima volta su vinile. La confezione include note di copertina e fotografie di Carey e viene proposta come edizione a tiratura limitata.

Patti Smith – Horses – 50th Anniversary Edition

Per il cinquantesimo anniversario di Horses, il disco forse più celebre della Poetessa del rock, Legacy pubblica un’edizione ampliata che raccoglie vinili, CD e un apparato editoriale aggiornato. La riedizione non interviene sull’impostazione iconica dell'album ma ne approfondisce il contesto, integrando materiali che ricostruiscono la fase creativa e la ricezione critica dell’opera, tra le più influenti della scena newyorkese degli anni Settanta.

Elton John – Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy – 50th Anniversary

Il cofanetto dedicato al cinquantenario di Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy affronta in modo strutturato il processo creativo del 1974. Oltre all’album restaurato, include demo, registrazioni parallele e un booklet ricavato dai diari originali dell’artista. L’obiettivo è restituire il contesto di produzione più che riproporre semplicemente il disco, offrendo una lettura completa dell’epoca in cui Elton John stava definendo uno dei momenti più solidi della sua carriera.

Lewis Capaldi

I concerti da regalare a Natale 2025

Lewis Capaldi - Milano, 17 giugno 2026

Il ritorno di Lewis Capaldi ha un significato che va oltre il calendario: è un artista che ha costruito il rapporto con i fan sulla trasparenza emotiva, e tornare sul palco dopo una pausa delicata (a causa della sindrome di Tourette, che aveva reso difficili le sue esibizioni dal vivo) è parte integrante della sua storia. La data di Milano sarà uno spartiacque per chi lo segue: un momento in cui fragilità e voce si fonderanno insieme, come sempre nella sua musica.

Tiziano Ferro - Tour Stadi 2026

Tiziano Ferro negli stadi è ormai una certezza e un grande evento che mette d'accordo tutti: generazioni diverse che cantano canzoni che hanno segnato momenti di vita. Questo tour ha un peso particolare perché arriva dopo anni di distanza dal palco e riprende un immaginario collettivo che, in Italia, pochi come lui sanno toccare. 

Linkin Park - Firenze, 26 giugno 2026

Il concerto alla Visarno Arena è una tappa carica di memoria. I Linkin Park non sono più la band che molti ricordano (dopo la morte di Chester Bennington niente poteva essere come prima), ma i fan storici sanno che il loro catalogo continua a generare un legame emotivo potentissimo. Vedere come reinterpretano quel repertorio dopo la loro trasformazione interna sarà per molti un’esperienza quasi generazionale.

Foo Fighters - Milano, 5 luglio 2026

I Foo Fighters sono uno dei pochi gruppi rimasti capaci di trasformare un live in un atto collettivo di liberazione. La combinazione di energia, sudore e generosità sul palco crea un tipo di intensità che i fan riconoscono immediatamente. Il loro concerto agli I-Days è destinato a essere uno dei momenti più fisici dell’estate.

Ultimo - Roma, 4 luglio 2026

Nel caso di Ultimo, il rapporto con i fan è quasi simbiotico. La data unica a Roma ha la stessa aura degli eventi epocali: una folla che si muove come un coro unico, un artista che lavora sulla vulnerabilità come materiale narrativo.

Florence and the Machine

Gli album del 2025 che vale la pena avere

Sabrina Carpenter: Man’s Best Friend

La popstar sta vivendo un momento di affermazione raro: non è più “una promessa”, ma una figura che definisce il pop della sua generazione e riporta l'estetica Y2K in voga con uno stile che ricorda la Britney Spears dei tempi d'oro. Man’s Best Friend funziona perché traduce lo humour, la sicurezza e la vulnerabilità che i fan riconoscono in lei. L’album ha una leggerezza solo apparente: sotto c’è un lavoro di produzione lucidissimo, che la posiziona definitivamente fra le interpreti più influenti del nuovo pop statunitense.

Rosalía: LUX

Dopo la frattura creativa di Motomami, LUX è la fase della sintesi. Rosalía torna a un’eleganza più severa, senza rinunciare al suo istinto sperimentale: voci stratificate, elettronica che lavora sulle ombre, melodie tese. È un disco che chiede attenzione e che la riposiziona come artista capace di cambiare linguaggio senza perdere riconoscibilità. I fan (ma non solo) lo ascoltano prima per curiosità e ci ritornano per la profondità. 

Florence and The Machine: Everybody Scream

La capacità di Florence Welch di costruire mondi si conferma la sua più grande dote. Everybody Scream è il suo album più intenzionale e autobiografico degli ultimi anni, nato dopo il traumatico aborto avuto proprio mentre era in tournée due anni fa. Florence esorcizza quel dolore attraverso una specie di rito collettivo musicale in cui confluiscono organi, archi e percussioni tribali. È un progetto che vive di tensione emotiva; chi la segue da tempo ritrova quella drammaticità lirica che ha fatto di lei un’icona, ma con un suono più cupo e più adulto. Non è un disco “facile”, ed è proprio questo che lo rende potente.

Bad Bunny: DeBÍ TiRAR MáS FOToS

Bad Bunny si muove in un territorio nuovo: meno spettacolare, ma più introspettivo. E ne guadagna in credibilità, casomai ce ne fosse stato bisogno. Il cambiamento è netto: ormai è un artista che non ha più bisogno di inseguire la hit e può finalmente esplorare sfumature più intime del reggaeton e della trap latina. L’album alterna momenti di introspezione a esplosioni ritmiche controllate, ed è proprio questa dualità a farlo risuonare così tanto nella sua community.

Notre Dame

I musical del 2026 da regalare

Notre Dame de Paris

È ormai un rito popolare, soprattutto in Italia. Ogni ritorno muove un pubblico trasversale che conosce le canzoni a memoria e vive la storia come un racconto corale. La nuova tournée, che vede anche il debutto di un nuovo cast, conserva quell’impianto emotivo, valorizzando la forza della partitura e la fisicità della messa in scena.

Cats

Un musical che vive di estetica e movimento. Cats è un classico di Broadway che ormai da tempo fa il giro del mondo. La versione internazionale porta con sé quella precisione coreografica ipnotica che è la vera chiave del suo successo duraturo.

Ghost

Ghost mantiene un legame affettivo molto forte con chi ha vissuto il film originale: per questo ogni replica attira un pubblico che cerca una traduzione emotiva più che un semplice adattamento scenico. La nuova tournée accentua proprio questa componente, lavorando sulle proiezioni e sulla resa dei momenti iconici. 

The Night of Musicals

È un formato pensato per chi ama l’impatto vocale prima ancora che la trama. È più di un musical, è un best of, una sorta di gala: voci forti, arrangiamenti intensi e i momenti più riconoscibili del teatro musicale internazionale. Funziona perché concentra l’essenza, i brani che tutti conoscono e vogliono cantare.

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"Ecco cosa dicono di te i regali che fai": lo dice la psicologia

Blue Gift box and orange bow with dark blue backgroundBlue Gift box and orange bow with dark blue background
Costoso o economico, utile o inutile, pensato o preso all'ultimo minuto: sono tutte caratteristiche dei regali che facciamo che parlano di noi

Vi siete mai chiesti perché tenete tanto a fare regali pensati e apprezzati?

Succede perché il regalo che facciamo parla di noi: dei nostri gusti estetici, dei nostri valori, del desiderio di essere apprezzati, di cosa vogliamo comunicare.

Il dono è un simbolo perchè quando regaliamo qualcosa comunichiamo anche bisogni e desideri più o meno consci.

C’è di più. Il regalo può essere anche uno strumento di potere.

Infatti può essere usato per sedurre, per elevare il proprio status, per esercitare controllo, per mantenere il legame.

Insomma dietro quello che può sembrare un gesto comune e senza dietrologie c’è molto di più.

Il significato psicologico dei regali

(Continua sotto la foto)

Woman looking at online purchased fashion clothing.

Quando regaliamo qualcosa si crea automaticamente la dinamica del donare-ricevere-ricambiare.

E da questo tutte le conseguenze del caso. 

Con il regalo si generano automaticamente delle aspettative. Se queste vengono disilluse, potrebbero creare malintesi. Altrimenti possono rafforzare il legame.

Il regalo può definire una gerarchia e/o riconoscimento legato al ruolo della persona che fa il regalo. Se sei la fidanzata ad esempio potresti volere un regalo più importante rispetto alla collega e lo fai per definire chiarissimamente il tuo ruolo.

Attenzione a cosa regalate, il vostro regalo parla di voi.

Cosa dice un regalo costoso o non costoso

Se ci sentiamo sicuri del nostro rapporto non avremo bisogno di regali dal grande valore economico.

Potremo fare doni mirati pensando a noi due, ai bisogni dell'altro e anche al nostro affetto che avrà solo bisogno di essere rinforzato. Il regalo economico ma significativo dimostra ascolto e attenzione, non compreremo qualcosa per impressionare ma solo per dare importanza alla persona che lo riceve.

Anche il regalo costoso ha diversi aspetti da analizzare. Ad esempio con una persona da conquistare potremmo pensare a regali più costosi, quasi a voler dimostrare quanto teniamo al rapporto grazie al valore economico. Oppure può essere un regalo orientato più all’immagine e a impressionare l'altro.

Attenzione perché questo potrebbe sbilanciare i piani e voi potreste automaticamente generare una gerarchia.

Come sempre tutto dipende dalla situazione, ad esempio questo non sarebbe valido se parlassimo di due persone che reciprocamente hanno un budget alto grazie al loro status. Quindi chiedetevi sempre perché state facendo quel regalo costoso per capire le intenzioni che hanno mosso quell'azione. Non valgono risposte superficiali!

Il significato dei regali utili o inutili

Ci sono persone che vogliono fare solo regali utili. Arrivano anche a chiedere di cosa si ha bisogno. Lo fanno per non sbagliare, per essere sicuri che il proprio denaro verrà destinato a un aiuto concreto. Si tratta spesso di persone pragmatiche, non amanti delle sorprese e che prendono il regalo come qualcosa che devono fare, almeno che serva a qualcosa.

Il regalo inutile - nel senso di non necessario - invece è legato a una personalità più giocosa, che ha voglia di sorprendere e che prende il dono come qualcosa di più divertente. Passa il messaggio di voler fare esperienza di qualcosa di diverso dall’ordinario. Può essere un momento da condividere insieme, qualcosa da vivere per la prima volta oppure un oggetto divertente e creativo come qualcosa fatto a mano.

Cosa dice di voi un regalo preso all'ultimo minuto o pensato

Se siete tra quelle persone che prendono i regali all'ultimo minuto potreste essere molto impegnati (meno probabile perché esiste il web) o dalla personalità impulsiva. Non siete grandi pianificatori, non vi interessa programmare o anticipare, vivete le cose come vengono e non avete bisogno di stupire a tutti i costi. Le vostre sono idee veloci che cogliete al volo senza troppe dietrologie. Leggerezza è la vostra parola d'ordine.

Al contrario se siete tra le persone che pianificano e personalizzano i regali da fare volete che passi il messaggio che l'altro è nei vostri pensieri. Volete fare le cose come si deve e volete sentire la soddisfazione in ogni cosa che fate. Se state facendo un regalo è perché l'altra persona vi è cara e volete che questo arrivi all'altro magari personalizzando il regalo o prendendovi cura anche del packaging.
 
Un regalo non è mai solo un regalo ma anzi può diventare un modo per conoscere meglio voi stessi e farvi conoscere dagli altri.