Cosa fare a Roma nel weekend del 19 e 20 ottobre

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Mercatini, concerti e mostre: ecco tutto quanto c'è in programma da conoscere per decidere cosa fare a Roma in questo weekend di metà ottobre

Se siete ancora indecisi su cosa fare nel fine settimana, vi diamo una mano.

Sarà un weekend all’insegna di grandi film e star internazionali quello in programma all’Auditorium Parco della Musica in occasione dell’edizione 2019 della “Festa del Cinema di Roma”.

E poi alle Officine Farneto torna “Urban Bazar” con tante proposte di abbigliamento, accessori e gioielli per una tre giorni di shopping sfrenato.

Alla Fiera di Roma è tempo di “Maker Faire”, il più grande evento europeo dedicato all’innovazione e alla creatività: un evento imperdibile per tutti gli appassionati di scienza, fantascienza e tecnologia.

Da non perdere anche la “Vendemmia di Roma”, evento che si svolge nel centro storico e che vede le migliori cantine vinicole italiane e internazionali abbinate ai più importanti brand di moda mondiali.

Inoltre, come di consueto in autunno, tante sagre per veri buongustai come quella del tartufo a Canterano e quella della castagna a Vallerano per una fuga mangereccia dalla Capitale.

Ecco i dettagli.

(Continua sotto la foto)

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La Vendemmia di Roma

Nel fine settimana torna la “Vendemmia di Roma”, il celebre evento che coniuga moda e vino coinvolgendo i grandi marchi del lusso e le più prestigiose cantine nazionali e internazionali, con la partecipazione dei migliori ristoranti e degli hotel 5 stelle lusso della città.

Quest’anno più boutique, più percorsi e il nuovo appuntamento “Vendemmia Young” dedicato ai millennial per scoprire l’arte del buon bere.

Anche per questa terza edizione la “Vendemmia di Roma” avrà luogo nel centro storico della Capitale tra Via Condotti, Piazza di Spagna, Via Borgognona, Piazza San Lorenzo in Lucina, Via Bocca di Leone, Piazza San Lorenzo in Lucina e Via Fontanella Borghese.

Inoltre i ristoranti più esclusivi del centro creeranno particolari menù, con focus sul vino, e proporranno una degustazione speciale di vini selezionati al bicchiere, mentre clienti e ospiti degli hotel 5 stelle lusso aderenti avranno la possibilità di gustare dei menù “ad hoc” che prevedono abbinamenti enogastronomici ed usufruire di pacchetti esclusivi di accoglienza, una ulteriore iniziativa atta a incrementare l’afflusso turistico nazionale e internazionale.

Per saperne di più www.lavendemmiaroma.it.

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Urban Bazar alle Officine Farneto

Dopo il grande successo delle passate edizioni torna alle Officine Farneto, da venerdì a domenica, "Urban Bazar".

Moda, bijoux e design saranno i protagonisti del concept di successo ideato da Titti Barra e Letizia Moroni che vedrà diversi artigiani e designer, provenienti da tutta Italia, esporre le proprie creazioni.

Le Officine Farneto e i suoi 1000 metri quadri di esposizione in stile “urban” si animeranno grazie alla fusione con i colori degli abiti e degli oggetti con l’idea di ricreare la tipica atmosfera del bazar ma in un contesto metropolitano e industriale caratteristico della ex fabbrica.

"Urban Bazar" è l’appuntamento che dà la possibilità al pubblico romano di vivere un nuovo stile di emporio e curiosare tra migliaia di oggetti di design e di moda, e per quest’occasione le due ideatrici hanno arricchito il cocktail d’inaugurazione di venerdì ore 18 con una degustazione di vini. 

La grande sensibilità delle due madrine le ha portate a includere tra gli espositori l’associazione EDELA, che si fa portavoce degli interessi degli orfani dei femminicidi.

I visitatori potranno acquistare dei libri donati dalla Graus Edizioni, il cui ricavato sarà devoluto interamente alle famiglie vittime dei femminicidi.

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Maker Faire alla Fiera di Roma

Da venerdì a domenica torna alla Fiera di Roma Maker Faire Rome – The European Edition, l’evento europeo più importante dedicato all’innovazione tecnologica, raccontata in modo semplice e informale.

A partire dal pomeriggio di venerdì “Maker Faire” si apre al grande pubblico fino a domenica, ospitando il meglio dell’innovazione internazionale in sette padiglioni a tema per una superficie espositiva di oltre 100mila mq.

La suddivisione dei padiglioni proposta dai curatori invita i visitatori a diventare parte attiva già a partire dai loro nomi: Re-think, Learn, Create, Discover, Make, Research.

“Maker Faire Rome” è testimonianza di come la creatività, il lavoro e la forza delle idee siano capaci di generare nuovi modelli produttivi fondati su singole iniziative e progetti brillanti.

La Capitale si conferma quindi, per il settimo anno consecutivo, polo attrattivo di nuove idee, contenuti e modelli economici: basti pensare che oltre mille progetti provenienti da oltre 40 nazioni sono arrivati dalle varie call e oltre 600, dopo attenta selezione, verranno esposti in fiera.

Economia circolare, robotica e intelligenza artificiale, IoT - Internet delle cose, manifattura digitale, foodtech, agritech, mobilità smart, edilizia sostenibile, realtà virtuale e aumentata, spazio, tecnologia nell’arte contemporanea, sportech, edtech: saranno questi alcuni dei temi protagonisti dell’edizione 2019.

Biglietto intero 12 euro.

festival del cinema di roma

Festa del Cinema di Roma

Tutto pronto per la XIV edizione della “Festa del Cinema di Roma” che si svolgerà fino al 27 ottobre all’Auditorium Parco della Musica e in altre location della Capitale.

La struttura firmata da Renzo Piano sarà il fulcro della manifestazione e ospiterà proiezioni, incontri, eventi, mostre, installazioni, convegni e dibattiti.

I 1300 mq del viale che conduce alla Cavea saranno trasformati in uno dei più grandi red carpet al mondo.

Saranno 33 i film in concorso per la Selezione Ufficiale tra registi emergenti e grandi nomi, star nostrane e internazionali.

Non mancheranno anche quest’anno gli “Incontri ravvicinati” con autori, attori e protagonisti della cultura italiana e internazionale: questo settimana protagonisti, tra i vari, saranno Bill Murray, Edward Norton e Ron Howard.

Accanto alla Festa, come sezione autonoma e parallela, Alice nella città organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi.

Info e biglietti su www.romacinemafest.it.

roseto comunale roma

Fioritura autunnale al Roseto comunale

In autunno uno dei giardini più romantici di Roma ai piedi dell’Aventino, il Roseto comunale, è aperto per un breve periodo di tempo in occasione della fioritura stagionale con tante specie di rose che sbocciano in un trionfo di colori e profumi.

Non solo fiori e natura, da lì si può anche godere di una splendida vista sul Circo Massimo e sul Palatino. 

Fino al 27 ottobre sarà aperto anche la domenica dalle 8.30 alle 18. Roseto Comunale, Via di Valle Murcia 6.

Per tutte le info www.comune.roma.it, l’ingresso è gratuito.

giardino di ninfa aperture ottobre

Apertura straordinaria del Giardino di Ninfa

Una visita al Giardino di Ninfa è un’esperienza da provare anche in autunno quando questo luogo incantevole e romantico, tra piante, ruscelli e ruderi di un’antica cittadina medioevale, si tinge di rosso, giallo e arancio.

Un’idea per una gita fuori porta per entrare in una dimensione bucolica a pochi chilometri da Roma: e proprio questa domenica, in occasione delle aperture straordinarie autunnali, il giardino sarà aperto al pubblico con visite guidate di un’ora.

Non solo, nel biglietto d’ingresso è compresa anche la visita al castello Caetani di Sermoneta.

Per ogni informazione su date e orari consultare il sito Giardino di Ninfa, Cisterna di Latina.

Biglietto intero 20 euro.

sagra tartufo di canterano

Sagra del tartufo di Canterano

Ultimo fine settimana a Canterano, piccolo centro al confine con Subiaco e i Monti Simbruini, per partecipare alla sagra del tartufo, quest’anno giunta all’ottava edizione.

Protagonisti indiscussi saranno il tartufo nero e il tartufo scorzone, tutti rigorosamente raccolti nei boschi che circondano questo piccolo centro in provincia di Roma tra i borghi più belli d’Italia.

Sabato gli stand gastronomici saranno aperti dalle 12 alle 22 e domenica dalle 12 alle 17.

sagra della castagna vallerano

Festa della castagna di Vallerano

Per una gita fuori porta questo fine settimana, la castagna sarà protagonista di una grande festa a Vallerano, piccolo borgo medioevale nel cuore della Tuscia.

Non sarà una sagra ma una vera celebrazione tra cucina tipica e ricette a base di castagne, dai primi ai secondi passando per i dolci.

Per questa XVIII edizione non mancheranno poi un mercatino dell’artigianato, stand con prodotti del territorio, degustazioni nelle cantine scavate nel tufo e visite guidate.

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Mostra “Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione” alla Galleria d’Arte Moderna

È stata prorogata fino al 10 novembre la mostra “Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione” alla Galleria d’Arte Moderna.

Si tratta di una riflessione sulla figura femminile attraverso artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche da fine Ottocento fino ai giorni nostri.

In esposizione ci sono circa cento opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia a dimostrare come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica.

Il percorso espositivo è accompagnato da  documentari, videoinstallazioni, fotografie e filmini, provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione, tratti da opere cinematografiche e cinegiornali, oltre che da video di performance e film d’artista.

Biglietto intero 7,50 euro.

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Fabrizio Moro in concerto al Palazzo dello Sport

Doppia data per Fabrizio Moro che, venerdì e sabato, sarà in concerto al Palazzo dello Sport.

Il cantautore romano potrebbe iniziare i suoi show sulle note di “Tutto quello che volevi” mentre il gran finale dovrebbe essere “Pace”.

Il vincitore del Festival di Sanremo 2018 (insieme a Ermal Meta) porterà sul palco alcune delle sue canzoni più celebri e conosciute come “L’eternità”, “Sono solo parole”, “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Pensa” e “Non mi avete fatto niente” “Portami via” e “Libero”.

Biglietti a partire da 28 euro su Ticketone.it.

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5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)

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Dalle frasi più semplici agli auguri personalizzati: una guida pratica per scrivere biglietti di di auguri di Natale autentici ed eleganti

I regali sono pronti e incartati, dobbiamo ora solo scrivere i biglietti di auguri di Natale. Ma improvvisamente, il cervello si spegne. Vi è mai capitato? 

La penna in mano, il bigliettino davanti, e improvvisamente scrivere due righe di auguri sembra più complicato del previsto. Non perché manchino le cose da dire, ma perché trovare le parole giuste, senza sembrare banali o troppo enfatiche, mette in difficoltà più di quanto ci piaccia ammettere.

Il problema è che sugli auguri di Natale proiettiamo aspettative altissime: vorremmo dire qualcosa di importante, di sentito, magari anche memorabile. Ma spesso è proprio questa pressione a bloccarci.

La buona notizia è che un biglietto non deve essere perfetto per essere efficace: deve solo essere vero. Ecco allora alcuni consigli per scrivere dei fantastici biglietti di auguri di Natale.

**Qui tutti i nostri consigli sui migliori regali di Natale**

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Non cercate la frase perfetta (non esiste)

Il primo errore che facciamo quando scriviamo i biglietti di auguri di Natale è pensare che esista una frase giusta, definitiva, capace di racchiudere tutto quello che proviamo. In realtà non esiste nulla di simile.

Le frasi “perfette” sono spesso quelle che abbiamo già letto mille volte, e proprio per questo suonano impersonali.

Un biglietto funziona davvero quando è scritto da voi in persona, non copiato da un catalogo (e men che meno da ChatGPT). Anche una frase semplice, se è coerente con il vostro modo di esprimervi, ha molto più valore di una citazione altisonante scelta solo perché “sta bene”.

Natale non chiede performance letterarie, ma autenticità. E l’autenticità, per definizione, non è mai impeccabile.

Partite dalla persona, non dal Natale

Un altro modo per togliere pressione alla scrittura è spostare il focus: non state scrivendo del Natale, ma a qualcuno. Il Natale è solo la cornice. Il contenuto è la relazione che vi lega a quella persona.

Un augurio cambia radicalmente se è destinato a un’amica che vi accompagna da anni, a un genitore, a un collega o a una persona cara che quest'anno ha attraversato un periodo complicato. Pensare a un dettaglio condiviso durante l’anno, a un momento, a una qualità che apprezzate davvero aiuta a rendere il messaggio immediatamente più personale.

Anche una frase che guarda al futuro, se è concreta e non generica, ha molto più peso di un augurio astratto di “felicità e serenità”.

Meglio poche righe, ma scritte col cuore

Un biglietto di Natale non è un tema scolastico. Anzi, spesso meno si scrive, meglio è. Tre o quattro righe sincere valgono più di un paragrafo pieno di parole a vuoto.

Un buon esercizio è immaginare di dire quelle parole a voce. Se la frase vi suona naturale, probabilmente lo sarà anche sulla carta. Scrivere come si parla (con il proprio ritmo, le proprie espressioni) è uno dei segreti più semplici e più efficaci.

Anche la firma conta. Scrivere il proprio nome, magari aggiungendo un piccolo segno personale, chiude il biglietto come un gesto, non come una formalità. È quel dettaglio che trasforma un cartoncino in qualcosa che si conserva.

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Il biglietto come gesto, prima ancora che come testo

Vale la pena ricordarlo: il biglietto di Natale è uno dei pochi spazi in cui scriviamo senza aspettarci una risposta immediata.

Non è una chat, non è un messaggio vocale. È un gesto che resta, che può essere riletto, magari conservato in un cassetto e poi ritrovato.

In un periodo in cui tutto scorre sempre più veloce veloce (e online), prendersi il tempo di scrivere poche righe a mano è già un regalo. Non deve essere perfetto, ma deve dire: “Ho dedicato qualche minuto del tuo tempo a te e al nostro rapporto”. Ed è spesso più che sufficiente.

Cosa NON scrivere sui biglietti di auguri di Natale 

Ci sono frasi che scivolano via senza lasciare traccia, e non perché siano sbagliate, ma perché potrebbero essere di chiunque. Gli auguri troppo generici, le formule impersonali, i messaggi copiati e incollati da internet finiscono per annullare il senso stesso del biglietto.

Anche l’eccesso di retorica può dare fastidio. Natale è già carico di simboli e aspettative: non ha bisogno di essere ulteriormente appesantito. Meglio una frase semplice che una dichiarazione altisonante in cui non vi riconoscete davvero.

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5 cose da fare adesso per essere più felici nel 2026

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Dalla gestione del tempo al decluttering mentale: cosa fare adesso per arrivare preparati al nuovo anno e riuscire a essere più felici

Ogni dicembre ci promettiamo che l’anno prossimo sarà diverso: più organizzato e più allineato ai nostri desideri. Poi arriva gennaio e, puntualmente, ci ritroviamo a rincorrere le stesse abitudini di sempre.

Forse perché il vero lavoro non andrebbe fatto a inizio anno, ma prima. È infatti proprio adesso che possiamo (e dobbiamo!) prepararci davvero al 2026 se abbiamo l'obiettivo di essere più felici.

Non con liste infinite di buoni propositi, ma con piccoli aggiustamenti concreti che mettono basi solide per quello che verrà. Ecco allora tutti i nostri consigli per riuscire a essere più felici, sereni e soddisfatti nel 2026.

**Come fare una lista di buoni propositi che riusciremo a realizzare**

Non aspettate gennaio: cosa fare ora per essere più felici nel 2026

(Continua sotto la foto) 

obiettivi 2026

1. Ripartire dal presente: capire cosa funziona e cosa no

Prima di pensare a ciò che vogliamo cambiare, vale la pena fermarsi su ciò che funziona e ha già funzionato in passato.

L’errore più comune è voler cancellare un intero anno, quando invece il cervello reagisce meglio alla continuità che agli strappi netti. Chiedersi cosa tenere e cosa lasciare andare è un esercizio semplice ma potentissimo: quali abitudini ci hanno fatto stare meglio? Quali dinamiche ci hanno prosciugato energia?

Anche solo identificare tre cose da portare con sé nel nuovo anno e tre da salutare permette di fare ordine mentale. Non si tratta di giudicare il passato, ma di usarlo come bussola.

2. Organizzare il tempo, non la vita

Arrivare preparati al 2026 non significa pianificare ogni minuto, ma fare pace con il proprio tempo. Questo è il momento giusto per rivedere l’agenda con uno sguardo critico: non per aggiungere obiettivi, ma per togliere ciò che non serve.

Liberare spazi, accorciare liste e ridurre il numero di decisioni quotidiane alleggerisce il carico mentale più di qualsiasi app di produttività.

Anche piccoli aggiustamenti della routine, come ad esempio orari di sonno più regolari o momenti fissi di pausa, aiutano a iniziare il nuovo anno con una sensazione di controllo gentile, non di pressione.

3. Dare priorità alla giuste relazioni (anche quella con se stesse)

Il cambio d’anno è anche un buon momento per osservare le relazioni con maggiore lucidità. Non solo quelle familiari o sentimentali, ma anche quella con se stesse.

Arrivare preparate al nuovo anno significa infatti anche riconoscere chi ci fa stare bene e chi ci tiene ancorate a dinamiche faticose. Non sempre è possibile chiudere rapporti, ma spesso è possibile ridisegnare i confini.

E allo stesso tempo, vale la pena allenare un dialogo interno meno severo: smettere di pretendere perfezione e iniziare a puntare su continuità e rispetto dei propri ritmi.

4. Mettere ordine a soldi, salute e casa 

Ci sono aspetti pratici che, se affrontati ora, rendono il nuovo anno molto più leggero.

Fare un controllo delle spese ricorrenti, degli abbonamenti dimenticati o delle piccole uscite automatiche aiuta a recuperare risorse senza sacrifici drastici.

Lo stesso vale per la salute: non grandi rivoluzioni, ma un check-up delle abitudini quotidiane; dal sonno all’alimentazione.

Anche la casa gioca un ruolo importante: un decluttering mirato, fatto poco alla volta, può trasformarsi in un gesto simbolico potente, come se fare spazio fuori aiutasse a farlo anche dentro.

5. Fare spazio a un obiettivo vero (ma uno solo) per il 2026

Infine, c’è una cosa che spesso dimentichiamo: non serve avere dieci obiettivi, basta averne uno che conti davvero.

Un obiettivo autentico, non imposto dalle aspettative esterne, ma scelto perché vicino ai nostri valori e desideri. Può riguardare il lavoro, il benessere, le relazioni o semplicemente il modo in cui vogliamo sentirci.

Prendersi il tempo per sceglierlo e scriverlo da qualche parte nero su bianco è uno dei modi più efficaci per arrivare al nuovo anno con una direzione chiara, ma senza un piano rigido difficile da rispettare.

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Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Dai vinili ai cofanetti celebrativi fino ai concerti più attesi del 2026: ecco cosa regalare a Natale a chi ama la musica

Ogni Natale la stessa ossessione. Cosa regalare ad amici, parenti, fidanzati che hanno tutto? Meglio qualcosa di tangibile o un'esperienza? La musica è una delle poche cose che mette tutti d'accordo: non si rischiano figuracce, è democratica ed è per tutte le tasche.

Se l'idea è sorprendere, di certo con un regalo musicale si va sul sicuro, specie quest'anno che tra cofanetti anniversario, vinili luxury, attese release e nuovi tour, l’offerta è ricchissima e, soprattutto, pensata per un pubblico che vuole l’oggetto, l’esperienza, la storia.

Ecco una selezione di album, concerti, musical ed esperienze pensati per tutti i gusti.

Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Madonna confessions on a dancefloor

Cofanetti e vinili da collezione

Madonna – Confessions on a Dance Floor – Twenty Years Edition

Per i vent’anni di Confessions on a Dance Floor, uno dei capitoli più influenti della discografia di Madonna, Warner pubblica una riedizione che ricostruisce integralmente l’estetica dell’era 2005. Oltre all’album originale nella versione mixata in dissolvenza  (e riproposta per la prima volta in digitale) l’edizione include lati B, remix e tracce promozionali che documentano l’impatto del progetto sulla cultura pop di quegli anni. 

Pink Floyd – Wish You Were Here – 50th Anniversary Deluxe Box 

La riedizione per i cinquant’anni di Wish You Were Here arriva il 12 dicembr in un formato ampio, costruito come una ricognizione completa dell’album del 1975. Il cofanetto comprende quattro LP, due CD, un 45 giri e contenuti video in alta definizione, oltre a materiali editoriali e riproduzioni d’archivio. Il progetto segue la linea delle ristampe “definitive” della band, puntando sulla qualità audio e sulla documentazione dei processi creativi originali.

Mariah Carey – The Emancipation of Mimi – 20th Anniversary

Il decimo album in studio di Mariah Carey, nonché il più venduto della sua carriera, torna in una riedizione per il ventennale. Uscito originariamente il 12 aprile 2005, The Emancipation of Mimi include singoli che hanno segnato l’epoca (We Belong Together, Shake It Off, Don't Forget About Us, It's Like That) e viene ora ripubblicato in un box da cinque LP.
Tre dei dischi sono dedicati alle versioni remix e alle sessioni parallele, mentre la tracklist aggiunge una novità: We Belong Together (Mimi's Late Night Valentine's Mix), disponibile per la prima volta su vinile. La confezione include note di copertina e fotografie di Carey e viene proposta come edizione a tiratura limitata.

Patti Smith – Horses – 50th Anniversary Edition

Per il cinquantesimo anniversario di Horses, il disco forse più celebre della Poetessa del rock, Legacy pubblica un’edizione ampliata che raccoglie vinili, CD e un apparato editoriale aggiornato. La riedizione non interviene sull’impostazione iconica dell'album ma ne approfondisce il contesto, integrando materiali che ricostruiscono la fase creativa e la ricezione critica dell’opera, tra le più influenti della scena newyorkese degli anni Settanta.

Elton John – Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy – 50th Anniversary

Il cofanetto dedicato al cinquantenario di Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy affronta in modo strutturato il processo creativo del 1974. Oltre all’album restaurato, include demo, registrazioni parallele e un booklet ricavato dai diari originali dell’artista. L’obiettivo è restituire il contesto di produzione più che riproporre semplicemente il disco, offrendo una lettura completa dell’epoca in cui Elton John stava definendo uno dei momenti più solidi della sua carriera.

Lewis Capaldi

I concerti da regalare a Natale 2025

Lewis Capaldi - Milano, 17 giugno 2026

Il ritorno di Lewis Capaldi ha un significato che va oltre il calendario: è un artista che ha costruito il rapporto con i fan sulla trasparenza emotiva, e tornare sul palco dopo una pausa delicata (a causa della sindrome di Tourette, che aveva reso difficili le sue esibizioni dal vivo) è parte integrante della sua storia. La data di Milano sarà uno spartiacque per chi lo segue: un momento in cui fragilità e voce si fonderanno insieme, come sempre nella sua musica.

Tiziano Ferro - Tour Stadi 2026

Tiziano Ferro negli stadi è ormai una certezza e un grande evento che mette d'accordo tutti: generazioni diverse che cantano canzoni che hanno segnato momenti di vita. Questo tour ha un peso particolare perché arriva dopo anni di distanza dal palco e riprende un immaginario collettivo che, in Italia, pochi come lui sanno toccare. 

Linkin Park - Firenze, 26 giugno 2026

Il concerto alla Visarno Arena è una tappa carica di memoria. I Linkin Park non sono più la band che molti ricordano (dopo la morte di Chester Bennington niente poteva essere come prima), ma i fan storici sanno che il loro catalogo continua a generare un legame emotivo potentissimo. Vedere come reinterpretano quel repertorio dopo la loro trasformazione interna sarà per molti un’esperienza quasi generazionale.

Foo Fighters - Milano, 5 luglio 2026

I Foo Fighters sono uno dei pochi gruppi rimasti capaci di trasformare un live in un atto collettivo di liberazione. La combinazione di energia, sudore e generosità sul palco crea un tipo di intensità che i fan riconoscono immediatamente. Il loro concerto agli I-Days è destinato a essere uno dei momenti più fisici dell’estate.

Ultimo - Roma, 4 luglio 2026

Nel caso di Ultimo, il rapporto con i fan è quasi simbiotico. La data unica a Roma ha la stessa aura degli eventi epocali: una folla che si muove come un coro unico, un artista che lavora sulla vulnerabilità come materiale narrativo.

Florence and the Machine

Gli album del 2025 che vale la pena avere

Sabrina Carpenter: Man’s Best Friend

La popstar sta vivendo un momento di affermazione raro: non è più “una promessa”, ma una figura che definisce il pop della sua generazione e riporta l'estetica Y2K in voga con uno stile che ricorda la Britney Spears dei tempi d'oro. Man’s Best Friend funziona perché traduce lo humour, la sicurezza e la vulnerabilità che i fan riconoscono in lei. L’album ha una leggerezza solo apparente: sotto c’è un lavoro di produzione lucidissimo, che la posiziona definitivamente fra le interpreti più influenti del nuovo pop statunitense.

Rosalía: LUX

Dopo la frattura creativa di Motomami, LUX è la fase della sintesi. Rosalía torna a un’eleganza più severa, senza rinunciare al suo istinto sperimentale: voci stratificate, elettronica che lavora sulle ombre, melodie tese. È un disco che chiede attenzione e che la riposiziona come artista capace di cambiare linguaggio senza perdere riconoscibilità. I fan (ma non solo) lo ascoltano prima per curiosità e ci ritornano per la profondità. 

Florence and The Machine: Everybody Scream

La capacità di Florence Welch di costruire mondi si conferma la sua più grande dote. Everybody Scream è il suo album più intenzionale e autobiografico degli ultimi anni, nato dopo il traumatico aborto avuto proprio mentre era in tournée due anni fa. Florence esorcizza quel dolore attraverso una specie di rito collettivo musicale in cui confluiscono organi, archi e percussioni tribali. È un progetto che vive di tensione emotiva; chi la segue da tempo ritrova quella drammaticità lirica che ha fatto di lei un’icona, ma con un suono più cupo e più adulto. Non è un disco “facile”, ed è proprio questo che lo rende potente.

Bad Bunny: DeBÍ TiRAR MáS FOToS

Bad Bunny si muove in un territorio nuovo: meno spettacolare, ma più introspettivo. E ne guadagna in credibilità, casomai ce ne fosse stato bisogno. Il cambiamento è netto: ormai è un artista che non ha più bisogno di inseguire la hit e può finalmente esplorare sfumature più intime del reggaeton e della trap latina. L’album alterna momenti di introspezione a esplosioni ritmiche controllate, ed è proprio questa dualità a farlo risuonare così tanto nella sua community.

Notre Dame

I musical del 2026 da regalare

Notre Dame de Paris

È ormai un rito popolare, soprattutto in Italia. Ogni ritorno muove un pubblico trasversale che conosce le canzoni a memoria e vive la storia come un racconto corale. La nuova tournée, che vede anche il debutto di un nuovo cast, conserva quell’impianto emotivo, valorizzando la forza della partitura e la fisicità della messa in scena.

Cats

Un musical che vive di estetica e movimento. Cats è un classico di Broadway che ormai da tempo fa il giro del mondo. La versione internazionale porta con sé quella precisione coreografica ipnotica che è la vera chiave del suo successo duraturo.

Ghost

Ghost mantiene un legame affettivo molto forte con chi ha vissuto il film originale: per questo ogni replica attira un pubblico che cerca una traduzione emotiva più che un semplice adattamento scenico. La nuova tournée accentua proprio questa componente, lavorando sulle proiezioni e sulla resa dei momenti iconici. 

The Night of Musicals

È un formato pensato per chi ama l’impatto vocale prima ancora che la trama. È più di un musical, è un best of, una sorta di gala: voci forti, arrangiamenti intensi e i momenti più riconoscibili del teatro musicale internazionale. Funziona perché concentra l’essenza, i brani che tutti conoscono e vogliono cantare.

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"Ecco cosa dicono di te i regali che fai": lo dice la psicologia

Blue Gift box and orange bow with dark blue backgroundBlue Gift box and orange bow with dark blue background
Costoso o economico, utile o inutile, pensato o preso all'ultimo minuto: sono tutte caratteristiche dei regali che facciamo che parlano di noi

Vi siete mai chiesti perché tenete tanto a fare regali pensati e apprezzati?

Succede perché il regalo che facciamo parla di noi: dei nostri gusti estetici, dei nostri valori, del desiderio di essere apprezzati, di cosa vogliamo comunicare.

Il dono è un simbolo perchè quando regaliamo qualcosa comunichiamo anche bisogni e desideri più o meno consci.

C’è di più. Il regalo può essere anche uno strumento di potere.

Infatti può essere usato per sedurre, per elevare il proprio status, per esercitare controllo, per mantenere il legame.

Insomma dietro quello che può sembrare un gesto comune e senza dietrologie c’è molto di più.

Il significato psicologico dei regali

(Continua sotto la foto)

Woman looking at online purchased fashion clothing.

Quando regaliamo qualcosa si crea automaticamente la dinamica del donare-ricevere-ricambiare.

E da questo tutte le conseguenze del caso. 

Con il regalo si generano automaticamente delle aspettative. Se queste vengono disilluse, potrebbero creare malintesi. Altrimenti possono rafforzare il legame.

Il regalo può definire una gerarchia e/o riconoscimento legato al ruolo della persona che fa il regalo. Se sei la fidanzata ad esempio potresti volere un regalo più importante rispetto alla collega e lo fai per definire chiarissimamente il tuo ruolo.

Attenzione a cosa regalate, il vostro regalo parla di voi.

Cosa dice un regalo costoso o non costoso

Se ci sentiamo sicuri del nostro rapporto non avremo bisogno di regali dal grande valore economico.

Potremo fare doni mirati pensando a noi due, ai bisogni dell'altro e anche al nostro affetto che avrà solo bisogno di essere rinforzato. Il regalo economico ma significativo dimostra ascolto e attenzione, non compreremo qualcosa per impressionare ma solo per dare importanza alla persona che lo riceve.

Anche il regalo costoso ha diversi aspetti da analizzare. Ad esempio con una persona da conquistare potremmo pensare a regali più costosi, quasi a voler dimostrare quanto teniamo al rapporto grazie al valore economico. Oppure può essere un regalo orientato più all’immagine e a impressionare l'altro.

Attenzione perché questo potrebbe sbilanciare i piani e voi potreste automaticamente generare una gerarchia.

Come sempre tutto dipende dalla situazione, ad esempio questo non sarebbe valido se parlassimo di due persone che reciprocamente hanno un budget alto grazie al loro status. Quindi chiedetevi sempre perché state facendo quel regalo costoso per capire le intenzioni che hanno mosso quell'azione. Non valgono risposte superficiali!

Il significato dei regali utili o inutili

Ci sono persone che vogliono fare solo regali utili. Arrivano anche a chiedere di cosa si ha bisogno. Lo fanno per non sbagliare, per essere sicuri che il proprio denaro verrà destinato a un aiuto concreto. Si tratta spesso di persone pragmatiche, non amanti delle sorprese e che prendono il regalo come qualcosa che devono fare, almeno che serva a qualcosa.

Il regalo inutile - nel senso di non necessario - invece è legato a una personalità più giocosa, che ha voglia di sorprendere e che prende il dono come qualcosa di più divertente. Passa il messaggio di voler fare esperienza di qualcosa di diverso dall’ordinario. Può essere un momento da condividere insieme, qualcosa da vivere per la prima volta oppure un oggetto divertente e creativo come qualcosa fatto a mano.

Cosa dice di voi un regalo preso all'ultimo minuto o pensato

Se siete tra quelle persone che prendono i regali all'ultimo minuto potreste essere molto impegnati (meno probabile perché esiste il web) o dalla personalità impulsiva. Non siete grandi pianificatori, non vi interessa programmare o anticipare, vivete le cose come vengono e non avete bisogno di stupire a tutti i costi. Le vostre sono idee veloci che cogliete al volo senza troppe dietrologie. Leggerezza è la vostra parola d'ordine.

Al contrario se siete tra le persone che pianificano e personalizzano i regali da fare volete che passi il messaggio che l'altro è nei vostri pensieri. Volete fare le cose come si deve e volete sentire la soddisfazione in ogni cosa che fate. Se state facendo un regalo è perché l'altra persona vi è cara e volete che questo arrivi all'altro magari personalizzando il regalo o prendendovi cura anche del packaging.
 
Un regalo non è mai solo un regalo ma anzi può diventare un modo per conoscere meglio voi stessi e farvi conoscere dagli altri.